Parlare di risparmio sulla bolletta con i bonus edilizi significa avere grandi aspettative. Perché con i lavori per l'efficientamento energetico è difficile avere un ritorno economico immediato nel breve periodo. Nel lungo sì, ma intanto tocca pagare subito. O nel caso di Superbonus, dover attendere le prime riduzioni dopo mesi, se non anni. E sempre se qualcosa nel frattempo non cambi.
Molti hanno richiesto i bonus edilizi non tanto per rendere la casa più efficiente a livello energetico, quanto per risparmiare sulle bollette di luce e gas. Con pannelli, pompe di calore di ultima generazione, cappotti e coibentazione, il risparmio doveva essere assicurato. In realtà questo sistema è più una sorta di investimento: all'inizio paghi forti somme di denaro, ma i primi ritorni economici si vedranno più avanti nel tempo. Anche se potrebbero sembrare decisamente magri, quasi insignificanti.
Quanto risparmi sulla bolletta con i bonus edilizi
Il discorso riguarda chi non ha potuto beneficiare dei bonus edilizi quali il Sisma bonus, il Bonus Ristrutturazione o il Superbonus 110%. Per questi, la spesa per l'efficientamento energetico è al 100% a loro carico. E non si parla di pochi soldi. Un utente di Twitter ha voluto fare una stima sulle potenziali spese che una persona normale dovrebbe sostenere per efficientare la sua dimora. E così anche l'eventuale risparmio in bolletta.
Il risultato non è dei più felici. Va inoltre detto che le stime riportate sono addirittura ottimistiche. Con l'inflazione così alta, anche le materie edilizie hanno subìto dei rincari, e così anche i costi per l'installazione o per la creazione di nuovi impianti. Nel suo calcolo ha anche aggiunto il risparmio derivante dal passaggio da un'auto a benzina a una elettrica. Ma cambia poco: l'ammortamento rimarrebbe comunque più che decennale. Solo se si avesse avuto una copertura totale delle spese edili, come nel caso del Superbonus 110%, non ci sarebbe alcun problema a livello di ammortamento.
Altrimenti l'unico motivo per cui fare questo efficientamento energetico sarebbe solo nel permettere in futuro la vendita o la messa in affitto dell'immobile. Qualora la direttiva Case Green dovesse venire varata definitivamente, tutte le case o gli appartamenti che si trovano sotto le classi energetiche dalla D alla F non potranno essere vendute né messe in affitto dal 2030 in poi. La soluzione per evitare questo blocco amministrativo è solo nell'aumento delle classi energetiche, possibile solo con interventi quali coibentazione, installazione di impianti, pompe di energia e tanto altro. Interventi che costano parecchio, se non si ha diritto ad alcun bonus edilizio. E a meno di non fare qualche mutuo verde, sarà difficile trovare velocemente decine se non centinaia di migliaia di euro, a meno di non essere più che benestanti.
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