Il temuto caro spiagge sta colpendo un po' ovunque, in Italia. Si registrano aumenti sia per l'affitto sia per la ristorazione: tutto ciò sta rendendo le vacanze estive di quest'anno un vero inferno per le famiglie. Anche perché sembra che il caro spiagge sia sono qua in Italia. All'estero invece i prezzi sono decisamente più contenuti, soprattutto negli affitti.
Una volta per tutti c'era la possibilità di andare in vacanza, anche con pochi soldi e con mezzi di fortuna. Ma con la necessità di affittare e ristorarsi, il costo delle ferie è diventato improponibile, in particolar modo oggi con questo caro spiagge. Almeno, qua in Italia. All'estero la situazione è decisamente più florida per le famiglie in ferie, addirittura arrivano dai social diverse segnalazioni di prezzi davvero economici. E nemmeno troppo lontani dal nostro Bel Paese.
Esiste all'estero il caro spiagge?
Iniziamo mettendo fin da subito un paio di prezzi medi registrati in Italia: benzina a 1,85 euro al litro; affitto medio di un appartamento normale tra i 750 e i 1.200 euro alla settimana; affitto medio di un'ombrellone completo tra i 28 e i 32 euro al giorno. Infatti in Italia si registra un caro spiagge, secondo Federconsumatori e Codacons, stimato tra l'11 e il 12% rispetto ai prezzi del 2022. Qua in Italia. Un utente di Twitter, dalle Isole Canarie, a Fuerteventura, ha registrato questi dati.
In pratica 60 centesimi in meno rispetto alla benzina italiana, un terzo del prezzo medio per un affitto mensile, e un terzo (se non un quarto) per l'ombrellone. E non solo la Spagna fa concorrenza all'Italia sui prezzi, ma anche altri stati europei. Prima di aderire all'Euro, in Croazia il prezzo medio era di 100 kune per lettino e ombrellone: oggi sono 15 euro. E così la media giornaliera per il pernottamento, tra i 33 euro e i 50 euro a notte. In Grecia invece sono 41 euro al giorno, e ombrellone e lettino costano 7 euro nelle zone di Kos. Per non parlare della benzina: in tutti questi paesi il prezzo medio al litro va dai 1,58 a 1,61 euro. In pratica in queste località potresti risparmiare anche il 30% rispetto a quello che spenderesti facendo una vacanza in Italia.
Il motivo di questo caro spiagge sembra sia nell'aumento generalizzato dei prezzi, ovvero l'inflazione dell'ultimo anno, così come il ritorno del flusso di turisti ai livelli pre-Covid, con però meno lavoratori a disposizione e servizi perfettamente funzionanti. Questo ha portato ad un rincaro delle tariffe, che potrebbe continuare per tutto l'inverno 2023-2024. Se così fosse, potrebbe svilupparsi una specie di esodo da parte dei villeggianti, soprattutto se in futuro certe località confinanti continuino a garantire certi prezzi, e con una qualità dei servizi e del personale addirittura superiori a quelli nostrani.
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