Non accenna a diminuire il fenomeno dei rifiuti ingombranti abbandonati per strada. Da Roma è arrivata l'ennesima segnalazione di un frigorifero lasciato da un incivile a ridosso dei bidoni dell'immondizia. Un suo concittadino, però, gli ha risposto nella maniera più romanesca possibile.
L'inizio della bella stagione, a Roma, ha coinciso con una nuova emergenza rifiuti. Forse non grave come alcune di quelle viste nel passato, ma la situazione nella capitale è stata - e resta - comunque molto problematica. Perché se già vedere sacchetti non raccolti per settimane a marcire sul ciglio della strada è inaccettabile, il caldo di certo non aiuta. Le temperature altissime di luglio contribuiscono ad esacerbare i miasmi che arrivano dai cassonetti, in particolare quelli dell'umido e dell'indifferenziato (in questi ultimi molti romani gettano resti di cibo).
Ma qual è la causa dell'ennesima emergenza rifiuti nella capitale? C'entrano i tanti mezzi a quattro ruote per la raccolta dei rifiuti guasti o danneggiati, fermi nelle officine. Negli ultimi giorni, tuttavia, il problema sembrerebbe essere in fase di risoluzione. Il sindaco Gualtieri ha annunciato che "Roma sarà pulita nel periodo di riapertura delle scuole". Il primo cittadino ha spiegato che attualmente i mezzi per la nettezza urbana funzionanti sono solo il 35% di quelli a disposizione di Ama. Entro 60 giorni - ha assicurato - si uscirà dall'emergenza. Se la colpa può essere attribuita in gran parte ai politici e alcuni ex dirigenti della municipalizzata, qualche responsabilità ce l'ha anche una parte della popolazione romana.
A Roma il frigorifero per strada e il cartello con gli 'auguri'
La domanda che molti si pongono è: i rifiuti ingombranti vengono lasciati per strada per colpa dell'ignoranza o per colpa della pigrizia dei suddetti incivili? Probabilmente c'entrano entrambe le cose. Sta di fatto che anche nel 2023, quando una breve ricerca su Google fornisce tutte le informazioni necessarie, a Roma continuano a vedersi rifiuti speciali abbandonati per strada. Stavolta è toccato a un grosso frigorifero, presumibilmente rotto. All'incivile di turno, ha risposto un concittadino, incollando un cartello molto romanesco sull'elettrodomestico:

Solo poche settimane fa avevamo raccontato di una scena pressoché identica: in quel caso, la scritta era la stessa ma l'oggetto abbandonato era differente. Scritte del genere strappano sempre un sorriso, ma al contempo invitano a una riflessione. Nel 2023 è ancora accettabile che un cittadino non sappia che i rifiuti speciali hanno bisogno di un processo di rimozione diverso? Forse nelle scuole bisognerebbe insegnare ai bambini che con un piccolo gesto, si può fare una grossa differenza. Se la Roma del presente è piena di incivili, in quella del futuro scene simili potrebbero non ripetersi. Serve educare i giovani e i giovanissimi di oggi.
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