Torna il caro benzina in tutta Italia a causa delle vacanze estive. Milioni di famiglie si stanno spostando presso le principali località turistiche e vacanziere, e questo comporta un continuo consumo di benzina e diesel, che inevitabilmente diventano sempre più costosi. Si chiama domanda-offerta, e funziona così ovunque. O meglio, dovrebbe, perché in alcune località i prezzi sono davvero allucinanti. Si parla addirittura di ritrovarsi col diesel a 1,20 euro al litro: praticamente il 50% in meno rispetto alla media nazionale.
La spesa per il carburante è aumentata drasticamente nell'ultimo anno, con la sospensione del taglio delle accise. Senza lo sconto dei 30 centesimi, gli italiani si sono ritrovati a dover spendere altri 15 euro per ogni pieno carburante da 50 litri. E questo se i prezzi rimangono nella media. In genere i picchi dei prezzi del carburante arrivano durante il periodo vacanziero, quando la richiesta di benzina e diesel aumenta, e così anche il prezzo. In genere. Ma, se vai a fare questo pieno in una di queste località, sembra quasi di essere tornati indietro all'aprile del 2010, quando il prezzo medio nazionale era ancora sui 1,30 euro al litro.
Le località dove non esiste il caro benzina
Un utente di Twitter ha pubblicato sul social una foto riguardante una stazione di rifornimento nei pressi di Livigno (Provincia di Sondrio, Lombardia). Il prezzo della benzina è a 1,38, quello del diesel a 1,20. Un'allucinazione collettiva? Photoshop? Purtroppo no. Lo stesso Osservaprezzi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy segnala in zona ben 11 distributori di carburante con prezzi che vanno da 1,37 a 1,40 euro.
E così anche nelle località vicine al confine sloveno, attorno alle province di Gorizia e Udine, dove il prezzo era arrivato intorno a 1,50 euro. In alternativa a queste località, le città al momento dove il caro benzina è più contenuto sono Monte Vidon Corrado, nelle Marche, e a Civitanova del Sannio, nel Molise: il prezzo si attesta sui 1,70-1,75 euro per la benzina, ben 10-15 centesimi in meno rispetto alla media nazionale.
Perché il prezzo è così basso
Il fil rouge che collega Livigno e tutte le altre località coi prezzi irrisori è questo: la vicinanza ai confini, e le agevolazioni per i residenti. Un mix che permette di avere prezzi molto bassi rispetto alla media. Fin troppo bassi, in certi casi. Infatti sono sorti giorni addietro alcuni piccoli problemi da parte delle Autorità di Garanzia, come l'Antitrust.
E a farne le spese è proprio Livigno, le cui pompe di benzina sono state condannate dall’Antitrust per attività anti-concorrenziale nei confronti delle altre pompe di benzina limitrofe. Avrà fatto risparmiare decine di euro agli automobilisti in sosta, ma ben 8 società di distribuzione a Livigno hanno dovuto pagare una maxi-sanzione di oltre 4 milioni di euro. Alla fine tutti pagano il caro benzina, anche se in modi diversi.
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