Ritrovarsi con un SMS che ti dice che sono entrati nel tuo conto corrente farebbe scattare il panico a chiunque. Ma ritrovarsi poco dopo con un prestito da 5.000 euro, senza nemmeno aver firmato, è ancora più agghiacciante. È quanto accaduto ad un ignaro correntista, che si è ritrovato, oltre al prestito erogato a sue spese, anche una serie di pagamenti e bonifici, tutti partiti dal suo conto corrente. Con una perdita stimata di quasi 10.000 euro.
Questa truffa sta già svuotando diversi conti correnti, anche presso banche e aziende importanti, come Intesa San Paolo e Poste Italiane. E nemmeno alla 'vecchia maniera', che bastava un click sull'SMS per ritrovarti con l'accesso bloccato e pochi minuti dopo senza più un soldo. Ora è peggio, perché, oltre ai prelievi, il truffatore ti indebita pure con le banche, facendoti sottoscrivere un prestito online. Così, oltre al danno della rapina online, hai anche la beffa del debito contratto, e tutto a tuo carico.
Truffa SMS, oltre alla rapina anche un prestito da 5000 euro
A segnalare quest'ennesima truffa SMS è stata l'ADICO, l'Associazione DIfesa COnsumatori. Nel suo ultimo comunicato stampa, racconta l'agghiacciante storia di questo giovane impiegato padovano. Residente a Saonara, questo 35enne si ritrova un giorno con un SMS sul proprio cellulare: un operatore della BBVA (dove ha il conto corrente) gli segnala delle movimentazioni sospette. Lui si fa prendere dal panico, e col link presente sull'SMS cerca di entrare nella sua home banking. Ma appena inserisce i codici, si blocca tutto. Un classico caso di phishing. Da qui in poi scatta la truffa, e anche la tortura.
Il giovane 35enne si vede recapitare (stavolta dalla vera banca) una serie di pagamenti: un bonifico da 1000 euro, un altro da 1000 euro. E poi uno da 1.500 euro. E infine un altro da 1000 euro. Tutti colpi al cuore per l'ignaro correntista, che si ritrova defraudato in pochi minuti di ben 4.500 euro. E poi il colpo di grazia. In qualche modo riescono a far accettare dalla BBVA una richiesta per un prestito istantaneo da 5.000 euro. Gli viene subito accordato, e straordinariamente subito versato dalla banca. E inevitabilmente subito prelevato dai truffatori. A conti fatti, sono ben 9.500 euro, di cui 5.000 a carico del correntista.
ABI: un prestito troppo veloce da parte di BBVA
In tutta questa storia, a colpire non è tanto la truffa SMS e i prelievi, ormai mossa standard da parte dei truffatori. Ma il fatto che abbiano sfruttato in questa occasione la possibilità di fargli intestare un prestito, e di ottenerlo con una facilità che ha dell'incredibile. Probabilmente il correntista era ben visto dalla banca, essendo dipendente privato con busta paga, il target ideale per prestiti del genere. Ma non basta a giustificare la velocità esagerata con cui hanno accettato la richiesta, e con cui l'hanno erogata nel conto corrente.
Anche la stessa ABI (Associazione Bancaria Italiana) è dello stesso parere: come si può concedere un prestito senza avere davanti tutte le garanzie e senza nemmeno provvedere ad una verifica della situazione in cui si trovava il correntista? Perché ora questo 35enne si ritrova a dover pagare un finanziamento di cui stanno godendo dei lestofanti.
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