Tutto è pronto per alcune, importanti iniziative, che mirano ad aiutare le famiglie maggiormente colpite dal rincaro dei tassi di interesse sulle rate del mutuo per l'acquisto di un immobile. Ecco tutti i dettagli.
Stanno per arrivare delle buone notizie per le famiglie in ritardo con i pagamenti delle rate del mutuo sull'immobile che vogliono acquistare o, comunque, che trovano delle difficoltà nel versamento rateale. Come abbiamo già spiegato in diversi articoli, tra cui un'intervista al Presidente Codacons, Gianluca Di Ascenzo, che potete leggere qui, i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento e sui prestiti sono saliti negli ultimi tempi, come deciso dalla Banca Centrale Europea (BCE). L'obiettivo della Banca Centrale Europea è, naturalmente, quello di far scendere l'inflazione, ed entro la fine del mese corrente, i tassi dovrebbero salire di nuovo.
Se, come abbiamo detto, queste decisioni sono inevitabili per contenere l'inflazione, è normale che, dall'altra parte, adesso risulta più dispendioso e difficile pagare le rate dei mutui. Ci sono, come abbiamo spiegato anche qui, dei bonus, previsti dal Governo italiano, per aiutare alcune fasce di persone a pagare in maniera più comoda le rate del prestito, ma non tutti vi possono accedere e, comunque, per alcune famiglie, le misure previste potrebbero non essere sufficienti.
Mutuo: le tre soluzioni salva-famiglie contro il rincaro dei tassi di interese
È per questo che l'Abi, l'Associazione Bancaria Italiana, ha lanciato un'iniziativa, volta ad aiutare le famiglie in ritardo con i pagamenti delle rate. Tale iniziativa è attualmente al vaglio del Ministero dell'Economia e delle Finanze, e riguarda tre proposte, contenute in un documento analizzato dal MEF. La prima proposta, come spiegato nell'edizione odierna del quotidiano Il Sole 24 Ore, riguarda il blocco dell'importo della rata a tasso variabile, per un periodo di tempo prefissato. Questo permetterebbe alle famiglie di pagare un numero maggiore di rate con lo stesso, determinato, tasso di interesse, per quanto questo sia variabile e non fisso. Per farlo, però, il mutuo durerà di più e il costo del debito sarà distribuito in un tempo più lungo.
Le altre due proposte riguardano la possibile sospensione del mutuo e la possibile conversione di un mutuo a tasso variabile in uno a tasso fisso. La prima iniziativa porterebbe alla sospensione della rata per un limitato periodo di tempo, e gli interessi sarebbero corrisposti mediante il fondo di solidarietà Gasparrini per le famiglie in situazioni di difficoltà, per chi può accedervi. Per quanto riguarda la seconda iniziativa, le famiglie che hanno aperto mutui dal valore massimo di 200.000 euro, e che hanno un reddito ISEE non superiore a 35.000 euro, avrebbero la possibilità di chiedere una conversione del prestito dal tasso variabile al fisso agli istituti di credito, che, a loro volta, potrebbero consentire tale modifica.
Tali soluzioni potranno essere adottate, però, solo qualora la famiglia si rivolgesse alla banca entro 90 giorni dal mancato pagamento. Attendiamo aggiornamenti sulla questione. Per scoprire ulteriori soluzioni per risparmiare sulla rata mensile, vi consigliamo di cliccare qui.