Città italiane, all'ingresso di un condominio appare un cartello esilarante (e sgrammaticato) sul pagamento della TARI

I condomini italiani sono una rappresentazione del paese reale. All'ingresso di uno di questi, è comparso un cartello molto curioso. In uno stile diretto e al contempo sgrammaticato, l'amministratore chiede ai condomini di pagare la TARI.

Milioni di italiani vivono in un condominio. C'è chi si accontenta per tutta la vita e chi spera, un giorno, di trasferirsi in una casa indipendente. Eppure i condomini, a parità di metri quadri, costano meno rispetto a una soluzione singola. Il più grande limite di questo tipo di abitazione riguarda indubbiamente la libertà personale. Sebbene non esista una legge nazionale che regoli i rumori, in moltissimi condomini è vietato disturbare la quiete dalle 21 alle 8 del giorno successivo e talvolta anche dalle 13 alle 15.

Chi rimane in affitto in un appartamento per più di sei mesi, è tenuto a pagare personalmente la TARI. Si tratta di una denominazione relativamente nuova, essendo stata istituita nel 2013, che ha semplificato il sistema precedente (Tarsu, Tia e Tares). In molti comuni italiani è diventata realtà anche la raccolta dei rifiuti porta a porta, che in teoria va a facilitare la raccolta differenziata. In un condominio italiano è comparso proprio un cartello relativo alla tassa per la raccolta porta a porta, che l'amministratore si occupa di riscuotere dagli abitanti. Il modo in cui ha chiesto a tutti di pagare, però, è esilarante.

Come pagare la TARI: il cartello è esilarante

Spesso e volentieri nei condomini italiani compaiono cartelli con comunicazioni di varia natura. Frequentemente sono avvisi nei confronti degli abitanti più indisciplinati, a cui viene chiesto di rispettare le regole di pacifica convivenza. Di recente è diventato virale il cartello di un condomino che accusava un altro di fare troppo rumore nei momenti intimi. Altre volte si tratta di avvisi più generici, come la richiesta di pagare ogni giorno 1 del mese la TARI per la raccolta porta a porta. Ecco come il mitologico signor Pasquale ha chiesto ai condomini di essere puntali nel versamento della propria quota:

Il cartello (parecchio sgrammaticato) sulla TARI comparso in un condominio italiano. Fonte: cristiano.militello - Instagram
Il cartello (parecchio sgrammaticato) sulla TARI comparso in un condominio italiano. Fonte: cristiano.militello - Instagram

Primo erroraccio è indubbiamente la 'h' di troppo prima di 'ai'. Pochi centimetri più basso, spunta un refuso e spazzatura diventa 'spazzaturura'. Anche la frase in sé, al netto degli errori, non è corretta dal punto di vista sintattico. I condomini italiani sono una rappresentazione del paese reale, quello che lotta e lavora ogni giorno. Il cartello sgrammaticato del portiere è un pezzo dell'Italia vera. Poche ore fa da Agrigento è arrivata una notizia clamorosa con protagonista l'amministratore di un condominio. L'uomo, un 43enne, avrebbe rubato circa 30mila euro dalla cassa comune del condominio; soldi che erano stati raccolti per spese comuni e, in particolare, per il rifacimento della facciata.

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