Roma, manca il marciapiedi: si cammina tra le auto che sfrecciano. La denuncia: dove succede

Roma, la denuncia di un gruppo di cittadini: decine di residenti rischiano tutti i giorni di essere investiti dalle auto che sfrecciano a tutta velocità. Il motivo? Il marciapiedi non c'è

"Fine del marciapiede". Una scritta a terra indica ai pedoni che da quel tratto in poi non si può più camminare sul marciapiede. Il perché? Semplice: il marciapiede non c'è più. E per raggiungere il complesso residenziale che sorge al di là di quella scritta, tocca camminare a passo svelto, sperando che nessuna auto sbandi o perda il controllo della vettura. Il rischio è quello che si corre quando si cammina sul ciglio di un'autostrada: non c'è spazio per il pedone, che lì non dovrebbe stare. La denuncia parte, com'è facile immaginare, da chi vive questo disagio ogni giorno, per sé e per i propri bambini.
Il caso non è recente: il problema esiste da anni, eppure, nonostante i ripetuti appelli a chi di dovere, niente è mai cambiato.

Siamo in via Salaria, una delle più antiche strade di Roma,  che si estende a nord-est di Roma. Collegava la città con la costa adriatica dell'Italia centrale: la strada inizia a Porta Salaria, una delle antiche porte della città capitale d'Italia, che si trova vicino a Villa Borghese e alla Piazza Fiume, nel quartiere Pinciano.

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Settebagni, a sinistra il tratto di strada senza marciapiedi; a destra, la scritta 'fine marciapiedi'

Roma, manca il marciapiede: 40 famiglie isolate

Il problema di cui sopra riguarda Settebagni, zona urbanistica del Municipio Roma III di Roma che si trova lungo Via Salaria, a circa 12 chilometri a nord-est di Porta Salaria. Settebagni è un quartiere residenziale situato ai piedi delle colline di Monte Mario e di Monte Sacro, ed è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici, come la linea ferroviaria FL1, che collega Settebagni con il centro di Roma e con l'aeroporto di Fiumicino.
Ma questo tratto di strada rende la vita dei residenti davvero difficile.

La richiesta degli abitanti di Settebagni dovrebbe essere presa in esame da Anas (Azienda Nazionale Autonoma delle Strade Statali): estendere il marciapiede che ad oggi fa da spartiacque tra la zona sicura e quella no, fino alle abitazioni. Gli appelli non hanno finora sortito alcun effetto. Ma il problema resta: "Sono circa 40 le famiglie che per raggiungere il quartiere a piedi o in bici devono percorrere 50 metri sperando di non essere investiti da auto, bus e camion che passano veloci a pochi centimetri da loro", ricordano i cittadini.

"La sicurezza dovrebbe venire prima di tutto: se non si può trovare lo spazio (leggasi: soldi) per il marciapiede, si mettano almeno gli archi di ferro a protezione del passaggio pedonale".