Marco Camisani Calzolari, inviato di Striscia la Notizia, è tornato a parlare di truffe online e, in particolare, di un messaggio molto pericoloso
Quasi ogni settimana, Marco Camisani Calzolari, inviato di Striscia la Notizia, dedica un servizio alle truffe online più pericolose e diffuse degli ultimi tempi, e spiega come riconoscerle e come evitare di cadere nella trappola dei truffatori. In particolare, l'inviato fa riferimento ai tentativi di phishing: questo vocabolo deriva dalla parola inglese 'fishing', che indica, cioè, l'attività della pesca. Come degli ami che attraggono i pesci nell'acqua, le truffe vengono imbastite in modo da attrarre gli utenti del 'mare del web', facendoli cadere nel tranello costruito per loro.
Alcune truffe sono più difficili da riconoscere di altre. Come abbiamo spiegato in diversi articoli, come questo, alcuni messaggi, banner pubblicitari o e-mail riproducono fedelmente quelli inviati o realizzati da aziende attendibili. Con queste ultime, però, non c'entrano assolutamente nulla. E, cliccando sul link riportato al termine del messaggio, gli utenti rischiano di perdere dati importanti o addirittura soldi. È, per questo, assolutamente necessario fare attenzione a questo tipo di truffe.
Striscia la Notizia: il servizio di Marco Camisani Calzolari sul phishing
Prima di tutto, l'inviato del programma Mediaset ha mostrato un messaggio, o meglio, un sms che molti utenti hanno ricevuto negli ultimi tempi. Come potete vedere qui in basso, il messaggio sembra essere stato scritto dal figlio o dalla figlia di chi possiede il cellulare. "I truffatori chiedono di essere contattati via WhatsApp a un numero a noi sconosciuto. Perché l'hanno cambiato, dicono, ma noi dobbiamo fare attenzione: è un trucco usato sempre più spesso dai malintenzionati, per mettersi in contatto con noi, e chiederci favori, come bonifici urgenti e altre richieste economiche. Facendo finta di essere i nostri figli, in difficoltà, magari. Quindi, ricordiamo sempre di essere vigili e di non agire impulsivamente. Prima di mandare denaro o altro, contattiamo direttamente il mittente, cerchiamo di verificare con altre modalità", ha spiegato l'inviato.
C'è, poi, un'altra truffa. Questa ha luogo su Facebook: gli utenti vengono taggati in un post, in cui si informa della svendita di una grande quantità di articoli di marca a cinque euro. "Non crediamoci: si tratta di un tentativo di frode per rubarci i nostri dati personali, e indurci a pagare pochi euro per la spedizione. Questi articoli, però, non arriveranno mai! Se ne vanno con i nostri euro e con il nostro numero di carta! Non apriamo il link e segnaliamo subito il post", ha detto l'inviato. Attenzione, pertanto, a questi messaggi e a questi post insidiosi.