Percepisce qualcosa l'attore oppure il regista se passa in Rai una fiction in replica con loro protagonisti? La spiegazioni con pro e contro.
La stagione delle repliche: è quella a cui stiamo assistendo a partire già da qualche settimana in casa Rai. Una strategia ben precisa, che nonostante alcuni in giro per il web facciano fatica ancora adesso a capire, è stata chiarissima sin dai primi momenti. Le ultime fiction nuove di zecca che l'azienda a proposto tra febbraio e marzo, non hanno prodotto i risultati sperati in termini di share e auditel. Probabilmente una tendenza che si è evoluta nel momento sbagliato, e che ha permesso però a Viale Mazzini di aggiustare il tiro prima di generare danni irrecuperabili.
Questo ha portato al ripescaggio ciclico che ogni tanto, conduce l'azienda a trarre dal proprio cilindro, i cavalli vincenti che hanno portato tanto nella propria cassaforte. Spazio dunque a Il Commissario Montalbano, La Sposa, Blanca e Imma Tataranni. Solo un'anticipazione di tanti altri titoli che vedremo susseguirsi da qui, fino a metà settembre. Ma gli attori e le grandi macchine che lavorano dietro a questi sceneggiati, percepiscono qualcosa ogni qualvolta una serie, viene riproposta sul piccolo schermo?
Rai Fiction: se e quanto guadagna un attore o un regista con le repliche
Tv Sorrisi e Canzoni ha dedicato un'analisi molto approfondita al fenomeno repliche, che si sta consumando in queste settimane sugli schermi Rai. La domanda che almeno un telespettatore su cinque si sarà posto è: un attore e un regista, percepiscono qualcosa in questo caso? Ci sono fiction che davvero vediamo a ripetizione: basti pensare a Luca Zingaretti con Il Commissario Montalbano, oppure a Don Matteo. Ha risposto Moira Mazzantini, agente di attori come appunto Zingaretti, sua moglie Luisa Ranieri, Pierfrancesco Favino e Vittoria Puccini.

"I registi percepiscono i compensi Siae per il diritto d'autore, mentre gli attori hanno un compenso per le repliche, versato da Rai e Mediaset". Non si tratta di cifre chissà quanto elevate spiega l'agente, è però pur sempre qualcosa. C'è però un problema da non sottovalutare. Rai e Mediaset sono i proprietari a cui viene ceduto tutto il diritto di sfruttamento, quindi possono mandare in onda le replica tutte le volte che vogliono. Può essere una cosa buona, in termini di visibilità e ricordo che i telespettatori matureranno in base ai vari prodotti scelti e i volti che ne fanno parte. Ad esempio però, un attore intento a promuovere un film, trovandosi in tv con una replica potrebbe generare confusione nella testa della gente e quindi togliere eco e credibilità ai progetti correnti.
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