In molte città italiane, la stagione turistica è fondamentale. Gran parte dei negozi ha guadagni consistenti solo nei periodi in cui ai locali si aggiungono i turisti. Ecco perché il giorno di chiusura, in estate, può essere un optional. Un negozio lo ha indicato in maniera esilarante con un cartello posto all'ingresso.
Molti ricorderanno il Governo tecnico guidato da Mario Monti, rimasto in carica per un anno e cinque mesi, da fine 2011 a inizio 2013. Uno dei primi provvedimenti dell'esecutivo guidato dall'ex banchiere fu il decreto 'Salva Italia'. Da dicembre 2011 sono stati liberalizzati gli orari di apertura e di chiusura delle attività commerciali. Da oltre dieci anni, infatti, le attività commerciali di somministrazione di alimenti e bevande possono lavorare senza limiti e prescrizioni. I negozi al dettaglio hanno a loro volta goduto di una liberalizzazione, pur avendo dei 'paletti' entro i quali muoversi.
Non si può rimanere aperti per più di 13 ore consecutive ed è vietato aprire prima delle 7 e chiudere dopo le 22. L'ultima parola, comunque, spetta ai sindaci: l'amministrazione comunale ha il potere di inibire determinate attività, per comprovate esigenze di ordine pubblico, oltre che per garantire il rispetto della quiete pubblica. Nelle località turistiche, le attività commerciali di somministrazione di cibi e bevande fanno affari d'oro nei mesi estivi. Gli incassi delle settimane più 'calde' spesso permettono loro di 'resistere' nei mesi invernali, quando possono contare quasi esclusivamente sulla popolazione residente.
Il cartello esilarante sugli orari di chiusura
Nelle località turistiche, molti ristoranti e bar rimangono aperti dal lunedì alla domenica, senza giorni di pausa. Gli incassi dei mesi estivi permettono di assumere più personale e di mettere soldi da parte ai titolari. Ecco perché il giorno di riposo, in alcune città italiane, è un miraggio per i proprietari di bar e ristoranti. In una località turistica imprecisata, il titolare di un negozio lo ha fatto capire con estrema chiarezza. Nei mesi invernali, infatti, il suo giorno di chiusura non è indicato e può variare. In quelli estivi? "Non esiste mai". Tre parole, che hanno anche un suono buffo, ma che non lasciano spazio a dubbi.

Sicuramente non si tratta di un ristorante, visto che alle 20 abbassa la saracinesca. Più probabile che sia un supermarket. D'estate le località turistiche italiane vengono prese d'assalto da turisti che non sempre hanno voglia o disponibilità di mangiare sempre al ristorante. Fare la spesa al supermercato permette di risparmiare. La richiesta è altissima. Ecco perché in estate "il giorno di chiusura non esiste mai". Poche parole da cui si intende come i proprietari siano consapevoli dell'importanza dei mesi estivi per le casse della propria attività.