domenica, Giugno 4, 2023
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Striscia, Rajae Bezzaz fa luce su quanto accade in un centro immigrati a Milano: "La strana terapia"

Rajae Bezzaz, inviata di Striscia la Notizia, è tornata a parlare dei Centri di Permanenza per i rimpatri, e ha fatto una rivelazione molto particolare

Nel corso di un servizio andato in onda ieri sera, durante la puntata quotidiana di Striscia la Notizia, si è parlato di nuovo di Centri di Permanenza per rimpatri. Rajae Bezzaz, celebre inviata del programma Mediaset, ha già dedicato diversi servizi all'argomento, di cui abbiamo parlato anche noi in alcuni articoli, come questo. La brava inviata del tg satirico ideato da Antonio Ricci è tornata a parlare di questi centri, dicevamo. Questo, in quanto ha raccolto una testimonianza da parte di un agente delle Forze dell'Ordine. Quest'ultimo, che ha voluto rimanere anonimo, sul Centro di Permanenza per Rimpatri - da ora in poi, CPR - di Milano. Ricordiamo che queste testimonianze sono da verificare e che, quindi, non sono da considerare per forza reali. Noi riporteremo quanto spiegato nel servizio, senza prendere posizione e senza presumere che quanto detto sia vero.

"Ho deciso di chiamarvi perché ho lavorato all'interno del CPR di via Corelli, a Milano, come Forze dell'Ordine e ho visto le condizioni disumane in cui vivono gli ospiti. A partire dalla terapia che viene somministrata a tutti, senza distinzione, che siano tossicodipendenti o meno. Vengono date pastiglie o gocce, però non è dato sapere che cosa siano. Vengono date da degli pseudo-dottori, perché li chiamiamo dottori ma non sappiamo effettivamente se lo siano o meno. Questa terapia viene data loro per stare tranquilli, per evitare che facciano casino", ha detto il testimone.

Striscia la Notizia: il servizio di Rajae Bezzaz

"C'è stata gente che si è tagliata, che ha tentato il suicidio. Per quello, probabilmente, gli danno la terapia", ha aggiunto, spiegando che, secondo lui, denunciare la situazione potrebbe non essere utile. "Anche noi ci siamo scontrati con questo muro di gomma, dopo tanti servizi in cui abbiamo denunciato abusi e sospensione dei diritti umani all'interno dei CPR. Ma questa volta, a denunciare, è chi si trova dall'altra parte dell'inferriata", ha detto l'inviata.

striscia la notizia
Rajae Bezzaz fa l'intervista (Fonte: Striscia).

"È in tutto e per tutto un carcere, perché sedie e tavoli sono inchiodati al pavimento, ci sono le gabbie, ci sono i televisori appesi al muro", ha detto l'agente, aggiungendo che "c'è stata una rivolta, dove hanno bruciato i materassi, hanno fatto parecchio casino perché un ragazzo aveva avuto una crisi epilettica brutta. È stato portato via con l'ambulanza, e loro hanno dato in escandescenza, e sicuramente, quando è venuto il personale addetto, non penso abbiano dato delle carezze per riportare l'ordine". L'agente ha concluso, infine, che anche per le Forze dell'Ordine può essere difficile lavorare all'interno di questi centri. Questo perché "vivi e vedi una sorta di girone infernale, vedi delle cose che non vorresti vedere".

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