Città italiane, all'ingresso di un condominio appare un cartello surreale: "Sono una vecchia porta, non fatemi questo"

Vivere in un condominio richiede il rispetto di determinate regole di pacifica convivenza. A differenza di una casa indipendente, bisogna limitare i rumori in determinati orari, rispettare le aree comuni e tenerle pulite. All'ingresso di un palazzo, è comparso un cartello surreale in cui l'autore si è immedesimato nella porta d'ingresso.

I pro di vivere in un condominio sono diversi. In primo luogo, si può godere di una maggiore sicurezza. La presenza di vicini di casa nelle vicinanze può fungere da deterrente per i malintenzionati. In secondo luogo, molti condomini offrono servizi comuni come la piscina, la palestra o un giardino, che permettono di godere di comodità senza doverle gestire personalmente. Inoltre, vivere in un condominio spesso significa avere una gestione professionale che si occupa della manutenzione e delle questioni burocratiche, alleviando il peso di queste responsabilità individuali.

Tuttavia, ci sono anche alcuni contro nel vivere in un condominio. Rumori molesti, divergenze di opinioni o incomprensioni possono nascere facilmente e influire sulla qualità della convivenza con i vicini. In secondo luogo, la condivisione degli spazi comuni può avere anche qualche lato negativo. Le decisioni riguardanti la manutenzione, le spese o le regole di utilizzo possono creare conflitti tra i residenti. Inoltre, vivere in un condominio significa spesso dover pagare una quota condominiale mensile che copre i costi condivisi, come le spese di manutenzione o di sicurezza. Questo può rappresentare un onere aggiuntivo pressoché obbligatorio che alcuni non pagano volentieri.

Il condominio che vanta la porta umana

Tra le cause principali di litigi tra condomini, è impossibile non citare i rumori molesti. Quando l'ingresso di un palazzo è formato da una porta molto voluminosa, è altamente probabile che questa generi rumori fragorosi. Se gli abitanti del condominio non fanno attenzione e se il portone è privo di un sistema che 'freni' la porta, chi abita ai primi piani può essere perfino svegliato dal rumore della porta che sbatte. Ecco perché nella maggior parte dei condomini italiani c'è un cartello all'ingresso che invita a "chiudere la porta con attenzione". In un condominio di una città italiana, ne è comparso uno surreale, scritto presumibilmente da un comico. L'autore del cartello si immedesima nella porta e scrive queste parole:

Il cartello surreale apparso in un condominio: "Sono una vecchia porta...". Fonte: cartellicondominali - Instagram
Il cartello surreale apparso in un condominio: "Sono una vecchia porta...". Fonte: cartellicondominali - Instagram

Notevole anche l'introduzione: il sarcasmo contenuto nella formula "Gentili Signore, signori, signorine e signorini" si avverte a chilometri di distanza. "Stanca di essere lanciata come una palla da tennis", "Sentirete un grazie nella piacevole sonorità della mia chiusura" sono opera di uno scrittore (o di una scrittrice) esperto. Dopo un avviso del genere, c'è veramente ancora qualcuno che non chiuderà con attenzione la "vecchia porta stanca di essere maltrattata"?

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