Una storia è diventata virale sui siti di notizie di tutto il mondo. Un proprietario di casa si è lamentato pubblicamente perché il suo affittuario, da mesi, gli paga un centesimo in meno di affitto rispetto al prezzo concordato. L'uomo ha pubblicato lo scambio di e-mail, compresa quella in cui l'affittuario spiega il motivo del curioso gesto.
Milioni di persone, in Italia e nel mondo, vivono in affitto per scelta o per necessità. In Italia abbondano i casi, soprattutto tra gli studenti, di chi non ha un regolare contratto e paga a nero la quota mensile. Chi, invece, lo ha registrato, quasi sempre si ritrova a pagare con bonifico bancario, affinché rimanga una prova tangibile del trasferimento, a beneficio di entrambe le parti.
Ma cosa succede quando, di punto in bianco, l'affittuario decide di pagare un centesimo in meno rispetto all'importo prestabilito? L'incredibile storia arriva dall'Australia ed è stata resa virale dal portale di notizie news.com.au. Tutto si basa su un post Facebook di un utente anonimo, che in gruppo dove si discute di problematiche relative agli affitti in Australia, ha parlato del curioso caso che lo vede protagonista. "Da quattro anni nel mio appartamento vive una persona. Da inizio 2023, mi ha inviato bonifici settimanali di 1199.99 dollari, anziché i 1200 concordati. Le prime volte ho lasciato perdere, poi ho iniziato ad innervosirmi. Mia moglie mi ha suggerito di contattarlo per chiedergli perché si comporti così".
Il proprietario di casa e l'affittuario: questione di un centesimo
Nella risposta, l'affittuario ha usato toni molto polemici, burlandosi del mittento. L'uomo ha citato le regole australiane sulle transazioni tra privati che ha trovato sul sito dell'Australian Competition and Consumer Commission. Qui c'è scritto che "le cifre che finiscono per un numero di 8 o 9 centesimi si arrotondano a 0". Tuttavia, ha dimenticato un dettaglio importante: le regole valgono solo per i pagamenti in contanti e non per i bonifici. Non solo: ha chiesto di "non contattarlo più per cose del genere". Come se non bastasse, gli ha fatto notare alcuni problemi all'interno dell'appartamento, chiedendo che vengano risolti "il prima possibile".

"Il mobile della stanza della lavatrice cigola quando viene aperto e chiuso; il rubinetto dell'acqua fredda della cucina ha una pressione troppo alta; il condizionatore d'aria nella seconda stanza da letto "fa rumore" quando viene utilizzato". E non solo: "Questi problemi stanno disturbando la mia quiete. Per favore faccia in modo che vengano risolti immediatamente". Insomma, l'inquilino ha reagito male alla richiesta del proprietario di pagare un centesimo di più e gli ha chiesto di risolvere dei problemi. Nel post, il proprietario ha fatto sapere che a fine anno non rinnoverà il contratto in oggetto, ma che fino a dicembre non gli sarà possibile, visto che non si tratta di una violazione tanto grave da giustificare lo sfratto.
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