Oggi il Giro d'Italia tocca la Campania, più nello specifico le province di Napoli e Salerno. La sesta tappa della gara ciclistica, però, dovrà fare i conti con le proteste dei cittadini della Costiera Amalfitana.
Dopo una lunga fase di giornate piovose, le previsioni del tempo sulla Campania per la giornata di giovedì 11 maggio parlano di precipitazioni scarse o assenti. Oggi il Giro d'Italia toccherà i luoghi più conosciuti della regione: a partire dalle 13, i ciclisti pedaleranno nella zona vesuviana, partendo da Pollena Trocchia. Dopo i popolosi comuni alle pendici del Vesuvio arriveranno ad Angri (provincia di Salerno), dopodiché muoveranno verso la zona montuosa della Costiera Amalfitana: tramite il Valico di Chiunzi giungeranno a Tramonti e subito dopo Ravello.
Proprio la Costiera Amalfitana, terra a forte vocazione turistica, non ha preparato una buona accoglienza per i ciclisti. Lungo le strade della Statale 163, sono comparsi numerosi striscioni di protesta.

Cosa c'è dietro questi messaggi? Un fatto di cronaca nera risalente allo scorso lunedì. Poco dopo le 12, tra i comuni di Ravello e Scala, un autobus turistico è precipitato per oltre venti metri e l'autista, unico presente a bordo, è deceduto sul colpo. Si chiamava Nicola Fusco, aveva 28 anni ed era di Agerola (comune in provincia di Napoli che affaccia sulla Costiera). Qui l'articolo di TuttoNotizie sul tragico episodio di lunedì. La sua scomparsa ha gettato nello sconforto un'intera comunità, quella agerolese, e ha colpito nel profondo anche gran parte dei cittadini della Costiera Amalfitana.
Giro d'Italia 'non benvenuto' in Costiera Amalfitana
Le dinamiche dell'incidente sono ancora da chiarire. Tuttavia un testimone che si trovava a bordo dell'auto che precedeva l'autobus turistico guidato da Nicola, ha assicurato che il mezzo non correva. Con ogni probabilità, per via della pioggia incessante, l'autobus è scivolato sull'asfalto e, soprattutto, il suo slittamento non è stato bloccato dai parapetti. Il muretto di 'protezione', alto poco più di 60 centimetri e costruito con materiale poco resistente, si è letteralmente sbriciolato all'impatto col mezzo pesante.

I residenti in Costiera e le tante persone di Agerola che per motivi di lavoro percorrono queste strade hanno inscenato una protesta contro gli organizzatori. Il Giro, a poche ore dal tragico evento, passerà a ridosso del luogo dell'impatto. Sui social, centinaia di persone avevano chiesto che la tappa a Ravello venisse annullata o quantomeno spostata in un angolo diverso della Statale. Tuttavia gli organizzatori non hanno modificato il percorso e nel pomeriggio di oggi i ciclisti passeranno proprio dove un 28enne che faceva il suo lavoro è morto in circostanze tragiche. Da qui la decisione da parte dei cittadini della Costiera di protestare tramite striscioni. Non è da escludere che vi siano altre proteste - con ogni probabilità non violente - al passaggio della gara ciclistica. Nonostante sia uno dei luoghi più (oggettivamente) belli al mondo, la 'Divina' deve fare i conti con strade spesso trafficate e poco sicure.
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