Maggio è iniziato con piogge abbondanti su tutta Italia. Quando finirà il periodo perturbato e arriverà il primo caldo stagionale? Ha risposto il colonnello Mario Giuliacci, portando cattive notizie agli amanti dell'estate: le sue previsioni da qui a fine mese.
Dopo un aprile con piogge nella media, maggio sta rappresentando una vera anomalia a livello pluviometrico. Da inizio mese, infatti, c'è stata un'abbondanza di cicloni carichi di precipitazioni che hanno rovinato le giornate agli amanti delle attività all'aperto. Il 1° maggio e il weekend precedente sono stati sotto l'acqua per l'80% delle regioni italiane e anche il fine settimana appena passato non è stato clemente da questo punto di vista. E il prossimo? Anche per i giorni 13 e 14 non si prospettano novità positive.
Dopo un venerdì 12 in cui gran parte del Sud verrà risparmiato dalla pioggia, i due giorni seguenti saranno, di nuovo, bagnati su gran parte dello Stivale. Quasi nessuna regione verrà risparmiata dalle piogge del fine settimana, maledette da molti. Tuttavia l'abbondanza di precipitazioni è una manna dal cielo per risolvere (almeno nel breve termine) l'emergenza siccità. Dopo un inverno estremamente povero di piogge, la tanta acqua caduta da inizio mese (e quella prevista nei prossimi giorni) aiuterà moltissimo fiumi, laghi e terreni coltivati. Anche perché l'estate al Settentrione, come noto, è decisamente arida ed è pressoché certo che da fine giugno a fine agosto pioverà poco.
Le previsioni fino a fine maggio
A rispondere alla domanda su cosa succederà da qui a fine maggio è stato il colonnello Giuliacci: nell'immediato non è prevista alcuna ondata di calore! Come fa notare l'ex conduttore Mediaset, sarà un maggio "retrò": chi ha qualche anno in più ricorderà come nello scorso secolo le ondate di calore a maggio fossero una rarità. Giuliacci ha assicurato che dal 9 al 20 maggio è "certo" che non ci saranno temperature elevate. I modelli a lungo termine, fino a fine mese, non segnano novità improvvise: non farà davvero caldo fino ai primi di giugno. Va precisato che a oltre dieci giorni, le previsioni hanno un margine di errore piuttosto elevato, dunque alcune ipotesi formulate oggi potrebbero rivelarsi errate tra pochi giorni.
E le piogge? Molto più difficile fare previsioni a lungo termine. Giuliacci, tuttavia, auspica che le temperature miti cammineranno a braccetto con una fase di cattivo tempo diffuso fino al 31 maggio (almeno). Al contempo, il colonnello fa notare che l'autunno è passato da un pezzo e, seppur pioverà spesso, saranno in prevalenza acquazzoni pomeridiani, con ampio spazio per fasi soleggiate nell'arco della giornata. Facciamo nostre le parole di Mario Giuliacci, che scrive che se da un lato le piogge possono dar fastidio agli amanti delle attività all'aria aperta, dall'altro sono fondamentali per alcune aree del paese. Pianura padana occidentale, zone interne di Sardegna e Sicilia hanno vissuto un inverno decisamente secco. Questi angoli d'Italia hanno bisogno ancora di acqua, perché l'estate prima o poi arriverà e sarà caldissima, oltre che scarsa a livello di precipitazioni.
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