Max Laudadio, inviato di Striscia la Notizia, ha fatto luce sul problema dello spaccio di farmaci pericolosi in una città della Lombardia
Nelle ultime due puntate di Striscia la Notizia, noto show targato Mediaset, in onda ogni sera su Canale 5, è stato trasmesso un servizio, diviso in due parti, realizzato da Max Laudadio. Il noto inviato del programma, attualmente condotto da Michelle Hunziker e Gerry Scotti, ha fatto luce su un problema che, negli ultimi tempi, si è diffuso a Brescia, comune capoluogo dell'omonima provincia lombarda. Secondo quanto dichiarato da quest'ultimo, infatti, in tutta la città si possono trovare persone sospette, che hanno avviato un'attività di spaccio di farmaci pericolosi.
"È facile trovare, un po' dappertutto, chi è disposto a venderci dei farmaci. Con questo fenomeno, non si scherza affatto. Naturalmente, abbiamo parlato di questa tematica anche con l'assessore alla Sicurezza del Comune di Brescia, e lui ci ha promesso che se ne sarebbe occupato personalmente", ha spiegato Laudadio. Nel corso del servizio, inoltre, l'inviato ha mostrato come funziona esattamente questo tipo di attività.
Striscia la Notizia: il servizio di Max Laudadio in Lombardia
In particolare, Laudadio ha parlato di due spacciatori di farmaci, che hanno promesso a un suo collaboratore, che ha fatto da gancio per il servizio, di vendergli pillole che avrebbero lo stesso effetto delle droghe più note e pericolose. "Ho il rivotril, quetiapina, vieni con me. E ce l'ho subito", ha esordito l'uomo. Specifichiamo che si tratta di farmaci che si possono vendere solo tramite prescrizione medica. Gli spacciatori avrebbero sostenuto di avere la ricetta e, con questa, di acquistare i prodotti da rivendere ai loro clienti. Il gancio di Laudadio è stato, in effetti, condotto in una farmacia per vedere come funziona il sistema.
"Questi due ragazzi ci hanno offerto due farmaci veramente molto pericolosi, se non assunti con criterio, ma la cosa veramente strana è che ci hanno chiesto di seguirli direttamente in farmacia, dove loro prendono i farmaci con la ragazza", ha detto l'inviato. La ragazza in questione avrebbe, inoltre, sostenuto di poter acquistare dei farmaci di questo genere addirittura senza la prescrizione. "Ci ha, però, ordinato di non farci vedere dal farmacista, perché i farmaci li darebbe solo a lei", ha detto, dubbioso, Laudadio.
"Naturalmente, noi non sappiamo se le dichiarazioni di questi due ragazzi siano vere, oppure no. Sta di fatto che abbiamo voluto controllare personalmente, e abbiamo mandato all'interno della farmacia, a cercare di comprare il Rivotril senza ricetta, una nostra attrice", ha detto l'inviato. La risposta dei farmacisti è stata corretta: le hanno, infatti, chiesto la prescrizione e non le hanno venduto il farmaco senza quest'ultima. Per questo motivo, l'inviato ha voluto capirne di più.
La conclusione del servizio
Quanto raccontato dagli spacciatori di farmaci è vero o meno? La ragazza ha davvero delle conoscenze in farmacia? È quello che ha voluto scoprire l'inviato di Striscia la Notizia, che si è recato di persona in farmacia. L'inviato ha informato il farmacista su quanto scoperto, e la risposta di quest'ultimo è stata la seguente: "Noi lo sappiamo, ma io davanti a una ricetta medica devo consegnargli il farmaco". "Questa è una ragazza problematica da parecchi anni. Viene spesso da noi, porta la ricetta", ha detto, aggiungendo che molti altri ragazzi arrivano con ricette false per rivendere, a loro volta, i farmaci. Per evitare scenate e problemi che si potrebbero ripercuotere sulla farmacia, ha detto il farmacista, a volte quest'ultimo è costretto a dare loro i farmaci.
"Con tanta gente, con i bambini che ci sono qui, davanti a una scenata, cosa faccio? La ricetta non è perfettamente corretta, ma cosa faccio una volta? È chiaro che se la cosa diventa un'abitudine, però, va segnalata", ha ammesso il farmacista, che ha promesso maggiore rigidità nei confronti di queste persone e che, dalla prossima volta, segnalerà il problema. "Come avete visto, questo fenomeno dello spaccio dei farmaci è sempre più diffuso. Noi siamo sicuri che torneremo a parlare di questo problema", ha, infine, concluso l'inviato.
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