Bologna, sulla porta di un bagno pubblico compare un cartello bizzarro: "Non utilizzare per..."

Bologna è una delle città più belle d'Italia. Come tutti i grandi centri metropolitani dello 'Stivale', ha i suoi pregi e i suoi difetti. Sulla porta di un bagno pubblico in piazza Aldrovandi, è comparso un cartello con un divieto piuttosto bizzarro.

Bologna è una città dalle mille sfumature. Nella cultura popolare italiana, viene chiamata "Dotta, grassa e rossa". 'Dotta' perché è sede dell'Alma Mater Studorium la più antica Università d'Europa. 'Grassa' perché la cucina emiliana è una delle più buone (e caloriche) d'Italia. 'Rossa' visto che, almeno fino a pochi anni fa, i partiti di sinistra stravincevano, sistematicamente, le elezioni politiche. Bologna, tuttavia, ha anche altri aspetti meno piacevoli. In alcuni angoli della città, il consumo di droga è altissimo. Un cartello (forse ironico?) mette in luce questa situazione:

A Bologna viene chiesto di non usare sostanze stupefacenti all'interno di un bagno pubblico. Fonte: scritteignorantiabologna - Instagram
A Bologna viene chiesto di non usare sostanze stupefacenti all'interno di un bagno pubblico. Fonte: scritteignorantiabologna - Instagram

Non c'è bisogno di aggiungere molto. Il cartello è stato probabilmente incollato dai gestori del bagno pubblico in questione, stanchi di trovare residui al momento della pulizia. Un foglietto che può strappare una risata, ma che conferma come Bologna, al pari di tante città italiane, abbia un problema con il consumo di stupefacenti tra i suoi abitanti. In un dossier di 'Libera', è emerso che Bologna sia la città dell'Emilia Romagna dove vengono sequestrati i quantitativi più ingenti di eroina e cocaina. C'entra la sua posizione centrale, ma anche la richiesta sempre alta di stupefacenti.

Bologna e l'Italia: la questione stupefacenti

In un report europeo del 2019, è emerso che un terzo della popolazione italiana ha fatto uso, almeno una volta nella propria vita, di droga. La più consumata è la cannabis: 1 su 10 l'ha consumata almeno una volta nei 12 mesi precedenti al sondaggio. Diverso il discorso sulla cocaina: il 6.9% della popolazione tra i 15 e 64 anni l'ha provata almeno una volta nella propria vita. Questi numeri portano l'Italia al quarto posto (su 28 Stati) in Europa, dietro a Regno Unito (10.7%), Spagna (10.3%) e Irlanda (7.8%).

Dallo stesso studio, è emerso che in Italia il consumo di sostanze stupefacenti è tra i più alti d'Europa. Almeno per quanto riguarda cannabis e cocaina. Le altre droghe, nel nostro paese, sono poco utilizzate e l'unica magra consolazione è che i decessi da overdose rappresentano un evento rarissimo. L'altro aspetto positivo è che, in tutti i paesi europei, dopo i 34 anni di età, in media, si registra un sensibile calo relativo ai consumatori frequenti. Insomma, il biglietto comparso sulla porta dei bagni pubblici a Bologna mette in luce una questione prioritaria: nel nostro paese, la richiesta e il consumo di sostanze stupefacenti rimangono alti. Dopo i due anni di restrizioni per contenere il Covid, il consumo è leggermente cresciuto, vanificando i risultati ottenuti dal 2010 al 2019.

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