Nella puntata del 1° maggio di 'Striscia la notizia', Pinuccio ha parlato dello sciopero generale del 26 maggio indetto dai dipendenti Rai. L'inviato ha parlato dei veri motivi per cui i dipendenti sono in agitazione e ha svelato un retroscena sul famoso programma sulle Drag Queen di Alba Parietti, rinviato per l'ennesima volta.
'Striscia la notizia' torna a punzecchiare la Rai. Chi segue il tg satirico di Antonio Ricci sa che quasi quotidianamente vanno in onda servizi contro la tv pubblica. Anche ieri sera si è parlato dei problemi interni alla Rai. Se ne è occupato Pinuccio, nell'ambito della rubrica satirica 'Rai Scoglio'. Direttamente dall'ingresso della sede centrale dell'azienda, a viale Mazzini, l'inviato pugliese ha approfondito il tema dello sciopero generale del 26 maggio.
"È stato indetto uno sciopero generale dei dipendenti Rai per il 26 maggio, esclusi i giornalisti. Non si faceva una cosa del genere da dieci anni. Ma quali sono i motivi dello sciopero? I sindacati ne hanno parlato più volte con Fuortes, evidenziando i tanti debiti che l'azienda ha. Nell'ultimo CdA è emerso che il debito consolidato è in aumento e questo desta preoccupazioni. Uno dei motivi, secondo i sindacati, è l'uso smodato delle produzioni esterne, che fanno aumentare i debiti. Anche un rappresentante dei dipendenti, Laganà, ha evidenziato il proliferare delle produzioni esterne".
Pinuccio e lo sciopero Rai del 26 maggio: il caso Alba Parietti
Non solo: durante il Consiglio d'Amministrazione, è emerso che i palinsesti dell'autunno sono avvolti dall'incertezza, proprio per via dell'impossibilità di indebitarsi ulteriormente. A tal proposito, Pinuccio ha evidenziato il 'caso' Alba Parietti. La conduttrice, lo scorso 18 novembre, era stata ospite a 'Tale e quale show' da Carlo Conti. In quell'occasione annunciò che il 7 dicembre, su Rai 2, avrebbe avuto finalmente inizio 'Non sono una signora', lo show dedicato alle drag queen da lei condotto. Pochi giorni dopo la Rai comunicò che il programma sarebbe andato in onda a maggio. Secondo indiscrezioni, tuttavia, c'è stato un nuovo rinvio a data da destinarsi.
"Un programma che sarebbe costato 150mila a puntata, già pronto e registrato, che non si sa che fine ha fatto. Un uccellino ci ha detto che siccome le protagoniste sono delle drag queen, Coletta lo avrebbe bloccato per non avere un incidente istituzionale con il governo di centro-destra. Noi ci chiediamo: lo avete fatto, avete speso i soldi che sono anche i nostri, perché non lo mettete in onda? Ci volete far capire cosa sta succedendo?", chiede Pinuccio. Nei secondi finali, promette che 'Striscia' continuerà a seguire la questione dei dipendenti Rai e delle produzioni esterne, visto che si tratta di tv pubblica, finanziata da tutti i cittadini.