La bizzarra segnalazione dal Veneto: a Mestre, Venezia, fa parlare la discutibile scelta di trasformare le fioriere che nessuno vuol curare
Il degrado urbano colpisce, purtroppo, tutte le più grandi città, o perlomeno i centri maggiormente abitati. Riflettiamoci: è inevitabile, in un luogo densamente abitato, imbattersi in uno o più segni di inciviltà, o di incuria. E questo perché, contrariamente al mondo ideale in cui tutti vorremmo vivere, purtroppo in ogni dove esistono i menefreghisti, i nemici della bellezza e del decoro. Non solo teppisti o vandali, ma anche semplicemente chi non si cura del brutto, dell'abbandono, e passa avanti, facendo spallucce e pensando: "Non è compito mio". La responsabilità, però, non è sempre e solo dell'amministrazione politica di un determinato luogo: troppo facile è scaricare la colpa sugli altri, quando la cura di un luogo pubblico è, appunto, di tutti e di tutte.
Una piccola premessa per introdurre la piccola, ma simbolica polemica che ha acceso alcuni cittadini di Mestre, località del comune di Venezia. Siamo nell'agglomerato urbano più popoloso del capoluogo del Veneto (circa 87mila le persone che qui vivono), di cui rappresenta il principale centro della terraferma veneziana.
Tutto ha avuto inizio da alcune foto scattate da un cittadino del posto e condivisa sui social. Gli scatti in questione mostrano quelle che fino a poco tempo fa erano delle graziose fioriere, la cui utilità pubblica era quella di abbellire un viale di passaggio pedonale. In breve tempo, però, questi vasi in cemento sono stati trasformati in tutt'altro, probabilmente perché nessuno più se ne prendeva cura. E il risultato lascia, purtroppo, davvero a desiderare.
Veneto, spuntano a Mestre le fioriere della discordia: "Sembrano delle casse da morto"
A quanto raccontano i cittadini, le fioriere erano diventate ormai tanti piccoli agglomerati di sporcizia, in luogo dei cestini gettacarte. Un vero peccato: niente piantine né fiori, ma solo bottigliette di plastica e cicche di sigaretta. C'è quindi ha provato a rimediare a tutta questa incuria, trasformando le fioriere in piccole panchine, versando del cemento al loro interno, mischiandolo con dei sassi bianchi. La pezza, però, a giudicare da come questo restyling è stato accolto, sembra essere peggio dello strappo. Eccole di seguito:
"Sono sempre stato un osservatore della cura del verde", esordisce il cittadino-utente autore della denuncia. "Le fioriere cementate con i sassi sono la cosa più anti-ecologica, anzi, illogica che esista. Se le comprate per poi non sapere cosa metterci dentro, o perché curare il verde costa un po' di fatica, allora lasciatele dove stanno, cioè in negozio. Oppure mettete un annuncio e regalatele a persone che amano la terra e il verde".
C'è qualcuno a cui sono piaciute: "Sembrano delle panchine: a me sembrano utili". Qualcun altro, invece, si lascia andare a commenti cattivissimi: "Bel lavoro: adesso sembrano delle casse da morto!".
A quanto pare, questa nuova 'invenzione' servirebbe a scoraggiare gli incivili dal parcheggiare le auto in una zona vietata. Essendo più pesanti, perché piene di cemento, nessuno può spostarle, occupando, così, illegalmente, una porzione di marciapiedi. "Sono comunque orribili da vedere", sentenziano i cittadini.
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