Le compagnie di telefonia mobile propongono diverse tariffe, che possono essere associate a un limite di utilizzo dei dati internet. Ecco cosa succede quando si supera quel limite e quando i messaggi d'avviso possono essere inutile
Nel 2010, l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AgCom) approvò la Delibera n°326/10/CONS. La pubblicazione di questa Delibera coincide con la necessità di aumentare la tutela degli utenti dei servizi di comunicazione mobili e personali. Tra le varie misure contenute, c'era quella secondo cui le compagnie telefoniche avrebbero dovuto rendere disponibili gratuitamente dei servizi di allerta. Tali servizi dovevano rendere disponibili informazioni chiare ed efficaci riguardanti un possibile superamento della soglia limite di traffico dati e / o dei minuti di chiamata disponibili gratuitamente. Tale scelta è seguita alle segnalazioni di molti utenti che, in quel periodo, si ritrovarono bollette altissime da dover pagare. Questo, perché avevano superato il limite di giga disponibili per connettersi a internet con il proprio dispositivo cellulare.
Nell'articolo 2 di tale delibera si legge che, al raggiungimento di una soglia di consumo pari a una certa percentuale del plafond di traffico, che sia di tempo o di volume, scelta dall'utente tra varie opzioni proposte dagli operatori, questi ultimi dovranno inviargli automaticamente un messaggio sms. In questo sms dovranno essere contenute informazioni sul raggiungimento della soglia, ma anche sul traffico residuo disponibile e su un probabile prossimo passaggio a un'eventuale altra tariffa e sul relativo prezzo al superamento di tale plafond.
Telefonia e tariffe: quando il messaggio sul superamento della soglia di traffico dati è inutile
Tale misura è, sicuramente, utile e permette agli utenti di essere informati immediatamente e di non correre il rischio di dover pagare molti soldi al superamento della soglia limite di traffico dati. Nell'articolo 2 della Delibera n°326/10/CONS, inoltre, si legge chiaramente che i sistemi di allerta devono essere efficaci e che devono attivare questo messaggio appena raggiunta una determinata percentuale di traffico. Va da sé che, se gli operatori inviassero il messaggio in ritardo, o solo in un determinato giorno del mese, questo rischierebbe di essere inutile.
Proprio oggi, l'ADUC, Associazione Utenti e Consumatori APS, ha presentato tale problema. L'associazione ha, infatti, rivelato di aver presentato un'istanza all'AgCom e all'Antitrust, nei confronti dell'operatore telefonico Wind. "È il caso della Wind, che avvisa il cliente (quando lo fa) sempre e solo l'ultimo giorno del mese, anche quando la soglia è stata superata svariati giorni prima. Generalmente, l’avviso è previsto al superamento dell’80% del traffico dati. Ma che senso ha avvisare il 31 del mese, quando questa è stata ad esempio superata il giorno 20?" si legge nell'articolo della suddetta Associazione, la quale ha verificato che, nel corso del 2022, un'utenza ha ricevuto il messaggio sul superamento della soglia tra il 28 e il 31 del mese, pur avendo raggiunto il limite previsto (80% del traffico dati) il 25 del mese o, a volte, anche prima.
La segnalazione di ADUC
"Sarebbe meglio disciplinare meglio la questione, prevedendo l’obbligo di segnalazione immediata e magari - le tecnologie non mancano - l’avviso di ricezione del messaggio. Anche la app della compagnia può servire allo scopo, con un’apposita notifica obbligatoria" scrive Anna D'Antuono, in un articolo sul sito Aduc. L'Aduc ha presentato l'istanza anche all'Antitrust, perché ritiene questa una pratica commerciale scorretta. Quest'ultima, continua, "espone i clienti al forte rischio di dover pagare sovrapprezzi non da poco sulla parte di traffico che eccede il limite stabilito dal contratto". Attendiamo ulteriori aggiornamenti.
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