Codice della Strada, il Codacons si schiera contro la proposta di modifica: "Un'idea folle"

La nuova proposta del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture sulla modifica del Codice della Strada non convince il Codacons

Negli ultimi giorni, si sta parlando molto delle modifiche al Codice della Strada: in particolare, dopo che il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ne ha parlato in un'intervista concessa a Radio 24. Alla celebre emittente radiofonica, l'attuale vicepresidente del Consiglio dei Ministri ha rivelato che il ministero starebbe valutando la possibilità di aumentare i limiti di velocità da 130 chilometri orari a 150, sui tratti autostradali che lo permettono. Sono in corso, ovviamente, le valutazioni riguardanti la determinazione dei tratti in questione e l'effettiva attuabilità di questa proposta.

A schierarsi contro la proposta è stato il Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell'Ambiente e la Tutela dei Diritti di Utenti e Consumatori, noto con la sigla Codacons. In un comunicato stampa, il Presidente, Carlo Rienzi, ha definito "folle" l'idea di aumentare i limiti di velocità, ispirata al modello tedesco. "Si tratta di una idea già lanciata nel 2001 dall’allora Ministro dei trasporti Lunardi e poi ritirata fuori nel 2009 da Matteoli. Una idea folle subito abbandonata perché avrebbe avuto ripercussioni pensatissime sulla sicurezza stradale, incrementando il numero di morti sulle strade" ha dichiarato Rienzi.

Codice della Strada: il Codacons contro la proposta di modifica

Rienzi ha aggiunto che gli ultimi rapporti ufficiali dell’Istat sull’incidentalità in Italia confermano quanto detto sopra. Prima dei limiti alla circolazione legati al Covid, infatti, e cioè nell'anno 2019, in Italia si sono registrati ben 9.076 incidenti stradali in autostrada. Questi che hanno provocato 310 vittime e più di 15mila feriti. Il Codacons ha, poi, aggiunto che il 12,2% degli incidenti, dei morti e dei feriti sulle nostre autostrade è causato proprio dall’eccesso di velocità.

L'episodio più recente di incidente stradale che ha provocato diversi morti è quello accaduto in Sicilia, nella provincia di Trapani, nel tardo pomeriggio di sabato 25 marzo. Ben sette persone, infatti, sono morte dopo uno scontro avvenuto sulla strada provinciale che collega la celebre località balneare di San Vito Lo Capo e Custonaci. Un incidente tremendo, che ha sconvolto tutti per la gravità dell'impatto e, naturalmente, per il numero di morti che ha provocato.

Proprio per evitare che incidenti di questo tipo avvengano in maniera più frequente, il presidente del Coordinamento per la tutela degli utenti e dei consumatori ha deciso di schierarsi contro la proposta. Secondo quest'ultimo, infatti, "innalzare il limite a 150 km/h, seppur solo su alcune tratte e a determinate condizioni, rischierebbe di ridurre la sicurezza stradale e incrementare il numero di incidenti, che nel 2019 hanno avuto un costo sociale pari a 16,9 miliardi di euro, l’1% del Pil nazionale". Rienzi ha, poi, consigliato al Governo di puntare sulla prevenzione e di incrementare i controlli in strada, per evitare che episodi del genere avvengano di nuovo.

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