Affrettatevi a chiedere il bonus veicoli sicuri: dopo la fine del mese di marzo, infatti, non tutti potranno fare domanda
Il Bonus Veicoli Sicuri è un'indennità, messa a disposizione dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a partire dall'inizio dell'anno scorso, per far fronte all'aumento della tariffa per la revisione dei veicoli a motore e dei rimorchi. La revisione delle auto deve essere effettuata, per la prima volta, quattro anni dopo l'immatricolazione della vettura, e, poi, ogni due anni. Il costo di una revisione moto o auto cambia, a seconda che questa venga effettuata in Motorizzazione o da un privato.
Le tariffe sono, però, aumentate in generale di 9 euro e 95, dal primo novembre 2021. Per ottenere questo tipo di rimborso, è necessario collegarsi sulla piattaforma messa a disposizione per la richiesta, accedere mediante credenziali SPID con livello di sicurezza 2, CIE o CNS e fare domanda. Può essere richiesto un solo bonus per un solo veicolo, anche se i richiedenti sono proprietari di due o più veicoli.
Bonus veicoli sicuri in scadenza: ecco quando
Avvisiamo i nostri letto che è ancora possibile fare domanda per l'indennità, ma questi ultimi dovranno affrettarsi. Il prossimo 31 marzo, infatti, è stato fissato come giorno ultimo per richiedere il bonus per chi ha effettuato la revisione l'anno scorso. L'indennità può, infatti, essere richiesta da chi ha sottoposto il veicolo scelto a revisione dal primo gennaio al 31 dicembre 2022. Si specifica, in particolare, che può essere richiesto per gli autoveicoli fino a 35 quintali, i motoveicoli e i ciclomotori e anche i minibus fino a 15 posti. Dopo il 31 marzo 2023, non sarà più possibile, infatti, richiedere il rimborso dei 9 euro e 95 per quelle revisioni. Il Bonus, però, non sarà eliminato.
Dalle ore 9 del 3 aprile 2023, infatti, 'cambierà tutto', nel senso che potranno richiederlo solo coloro che effettuano o effettueranno la revisione della propria auto, del proprio motoveicolo o del proprio minibus, nel corso di quest'anno. Le modalità, anche in questo caso, non cambieranno. Per richiedere l'indennità bisognerà, infatti, recarsi sempre sul sito messo a disposizione dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, e accedere con le credenziali sopracitate. Si specifica che, come si legge nelle FAQ (Frequently Asked Questions o Domande frequentemente poste) della piattaforma, nel caso di un veicolo cointestato, il rimborso dovrà essere richiesto da chi ha gli oneri giuridici del mezzo, ovvero dal primo cointestatario sulla carta di circolazione.
Nel momento in cui chiederanno l'indennità, i cittadini riceveranno il numero della pratica. Questo potrà essere usato per chiedere assistenza. Il rimborso verrà inviato nei giorni successivi. Per controllare lo stato di avanzamento della pratica, bisognerà inserire il numero della targa del proprio veicolo. Per fare domanda e per avere ulteriori informazioni, vi consigliamo di cliccare qui.
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