È adesso possibile fare domanda per la Quota 103: ecco le istruzioni dell'INPS per richiederla e chi può farlo
Proprio ieri abbiamo parlato di pensione anticipata. In particolare, come scritto in questo articolo, abbiamo spiegato che c'è un nuovo modo per andare in pensione prima. È l'opzione donna: prevista nella Legge di Bilancio per il 2023, facilita l'accesso alla pensione anticipata alle donne che hanno maturato un'anzianità contributiva di almeno 35 anni e un'età anagrafica di almeno 60 anni, se in possesso di uno dei tre requisiti specificati nella legge e nel suddetto articolo, al quale vi rimandiamo per saperne di più.
Nella Legge di Bilancio 2023 si è parlato, però, anche di Pensione Anticipata Flessibile, o Quota 103. Si tratta di una modalità, prevista in via sperimentale nella legge n°197 del 2022, che sostituisce le precedenti Quota 100 e Quota 102. Vi possono accedere tutti i lavoratori che, entro il 31 dicembre 2023, matureranno un'età anagrafica di almeno 62 anni e avranno versato i contributi da almeno 41 anni. La Pensione Anticipata Flessibile è, per ora, prevista solo per il 2023, anche se potrebbe essere prorogata anche fino al 2024.
Riforma pensioni, l'INPS spiega i requisiti per richiedere la Quota 103
Da oggi, è possibile compilare online la domanda all'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS). In un comunicato, l'INPS ha riportato che è possibile scaricare la domanda direttamente dal sito internet. Inoltre, ha spiegato che la pensione si potrà ottenere appena saranno trascorsi tre mesi dalla maturazione dei requisiti e, comunque, non prima del primo aprile 2023. I lavoratori dipendenti delle pubbliche amministrazioni, però, dovranno attendere almeno 6 mesi, e non potranno richiederla prima del primo agosto 2023. Tra la data della decorrenza della pensione anticipata flessibile e la data di conseguimento del requisiti anagrafico per chiedere la pensione di vecchiaia, e cioè quella che si ottiene quando si raggiunge l'età pensionabile, non sarà possibile cumulare la pensione con i redditi da lavoro dipendente o autonomo, eccetto i redditi che derivino da un lavoro autonomo occasionale, e se questi non superano il limite di 5mila euro lordi annui.
La pensione anticipata flessibile, spiega ancora l'INPS, non potrà superare di cinque volte il trattamento minimo stabilito per ciascun anno. Per quest'anno, l'importo non potrà, dunque, superare i 2818,65 euro. Il limite non si applicherà, però, quando si raggiungerà il requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia, che per quest'anno è di 67 anni. L'Istituto aggiunge, infine, che il termine di pagamento del Trattamento di Fine Rapporto o del Trattamento di Fine Servizio non tiene conto della data di collocamento a riposo dell'interessato, ma del momento in cui il dipendente avrebbe raggiunto il requisito ordinario previsto per la pensione anticipata, oppure del momento in cui matura il requisito anagrafico previsto per la pensione di vecchiaia.
Come fare domanda
Sono tre le modalità per fare domanda. Chi possiede i requisiti può, infatti, utilizzare i servizi telematici offerti dagli Istituti di Patronato riconosciuti dalla legge. Può, inoltre, chiamare il Contact Center Integrato, al numero verde 803164, gratuito da rete fissa, o al numero 06164164 (da rete mobile a pagamento in base alla tariffa applicata dai diversi gestori). Infine, potrà fare domanda online, accedendo al sito internet dell'INPS mediante credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) almeno di Livello 2, CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o CIE (Carta di identità elettronica 3.0). Per farlo, dovrà seguire il seguente percorso: "Pensione e previdenza" > "Domanda di pensione" > Area tematica "Domanda Pensione, Ricostituzione, Ratei, ECOCERT, APE Sociale e Beneficio precoci". Per ulteriori informazioni, clicca qui.
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