Le Iene, mamma napoletana racconta una terribile esperienza: "Quattro uomini contro me e mia figlia di tre anni"

Andrea Agresti, inviato de Le Iene, ha intervistato Tania, una madre napoletana che ha vissuto un'esperienza tremenda

Nonostante l'assenza di Belen Rodriguez, ieri sera è andata comunque in onda la puntata settimanale de Le Iene, noto show trasmesso ogni martedì sera su Italia 1. Il noto attore romano, Claudio Santamaria, ha sostituito la showgirl e presentatrice argentina, introducendo i vari servizi realizzati dagli inviati dell'amatissimo programma. Uno dei servizi che ha maggiormente colpito ed emozionato i telespettatori è stata l'intervista di Andrea Agresti a una cittadina di Qualiano, comune nella città metropolitana di Napoli. La donna, titolare di una gioielleria nella cittadina campana, ha raccontato un'esperienza a dir poco traumatica.

La donna, che si chiama Tania, si trovava nel negozio con sua figlia, una bimba di tre anni, e con un'amica quando, all'improvviso, ha sentito degli strani rumori. "Sentivo vibrare il pavimento, quindi mi guardavo intorno, con la paura che mi potesse crollare qualcosa in testa" ha raccontato. Il rumore, però, non era causato da un terremoto o da un problema strutturale dell'edificio, ma da altre persone.

Le Iene: il servizio di Andrea Agresti

"Le vetrine al centro del negozio cominciano ad oscillare, ma non era un terremoto. Disperata, grida aiuto. Un espositore cade a terra, il pavimento si apre, e da sotto sbuca un uomo incappucciato, con il volto coperto da un passamontagna. Armato di una pistola, che senza alcuno scrupolo punta verso Tania e la sua bambina" ha raccontato Agresti. A un certo punto, è sbucato un altro uomo, che si è precipitato verso di lei. A un certo punto, ne è uscito ancora un altro, che ha chiuso il negozio. Uno di questi, si vede nel video delle telecamere di sorveglianza, ha aggredito la donna e sua figlia, che hanno rischiato di cadere a terra.

"Hanno iniziato a prendere quello che c'era nella cassaforte, e io ho provato ad oppormi" ha raccontato. Dopo aver messo al sicuro la bambina, dietro un bancone, ha iniziato a lottare contro i rapinatori, cercando di proteggere la sua bambina e la cassaforte. "Intanto, spunta dal buco un quarto uomo, e, mentre uno sta di guardia alla porta con la pistola, l'altro, con un martello, spacca le vetrine per rubare anche gli orologi. Intanto, i due alla cassaforte gli lanciano rotoli pieni di gioielli, che ripone in un borsone" ha raccontato l'inviato. Tania ha difeso fino alla fine la figlia e il negozio, ma i rapinatori hanno iniziato a picchiarla e a sferrare calci contro di lei.

La tremenda aggressione

"Sapevo che, se avessi lottato ancora un po', sarebbe venuto qualcuno a salvarmi" ha raccontato la donna. "Gli ho tolto la borsa dalle mani e ho svuotato di nuovo tutto a terra, e hanno iniziato a picchiarmi" ha aggiunto. A un certo punto, per spaventarla, uno dei quattro ha sparato un colpo, rischiando di colpirla. I ladri hanno ripreso la refurtiva e sono rientrati nel buco, e la donna ha cercato di seguirli, calandosi nel buco e inseguendoli. La donna ha raccontato che, a quel punto, uno dei rapinatori ha minacciato di ucciderla, toccandole la gamba con la pistola. "Torno un attimo lucida, e mi chiedo cosa stessi facendo. Mi sono girata e non ho più visto mia figlia che, nel frattempo, si è andata a nascondere, e oggi mi chiede ancora perché sono andata nel buco. E io cosa le devo rispondere?" ha detto. Le Forze dell'Ordine sono arrivate subito dopo, ma i rapinatori erano già scappati.

L'inviato ha rivelato che i quattro rapinatori sono riusciti a entrare nella gioielleria dalle fogne. Scavare un tunnel, ha spiegato Agresti, non è difficile, in quanto non ci sono rocce ma solo terra. A quel punto, proprio per questo, Tania ha un altro problema: un grosso buco nel pavimento del suo negozio. "Il buco si collega a un tunnel lungo dodici metri che finisce nelle fogne. Lei ha subito provveduto, a sue spese, a richiudere tutto e a far ripavimentare il negozio. Contestualmente, il Comune ha fatto riparare il foro della parete della fogna. Ma rimane un tunnel di dodici metri ancora libero" ha raccontato la Iena.

La ricostruzione raffigurante il tunnel e l'intervento del Comune (Fonte: Le Iene).

La richiesta di Tania, la mamma napoletana, a Le Iene

"Mi sono recata personalmente dal sindaco, e gli ho chiesto di mettere in sicurezza tutto il tunnel" ha raccontato Tania, aggiungendo che quest'ultimo l'ha rassicurata che, presto, sarebbero iniziati i lavori. Sono passati, però, circa due mesi. "Oggi mi sono stancata, perché vengo presa solo in giro!" ha raccontato la donna, lamentandosi che i lavori non sono mai iniziati, e richiedendo l'aiuto del programma.

Intervistato da Agresti, il sindaco ha, dunque, spiegato che il primo intervento è stato compiuto la sera stessa del 30 dicembre, giorno in cui è avvenuto il misfatto. "La signora teme che da sotto buttino via questo negozio. Ma siamo nel campo delle ipotesi, perché sarebbe un altro evento delittuoso, dove un altro si cala nella fogna, si permette di buttare a terra un muro, ripassa per lo stesso tunnel e va dall'altro lato. Ora, la signora ha una preoccupazione di livello personale, anche se lecita" ha detto il sindaco, riferendosi alla preoccupazione della donna per l'esistenza del tunnel di 12 metri.

"Per tranquillizzare Tania, basterebbe riempire il tunnel, ma dalle parole del sindaco ci vorrebbero circa 25.000 euro, soldi che non hanno. Per esserle di conforto, vogliamo almeno assicurarci che il muro nella parete della fogna sia stato fatto a regola d'arte" ha aggiunto Agresti. L'ispezione è avvenuta e, a quanto pare, il muro è effettivamente realizzato bene, con l'intonaco impermeabile esteso sulla parete. I tecnici hanno notato, però, una crepa nel muro.

La crepa nel muro. (Fonte: Le Iene)

La crepa nel muro

"La spaccatura può diventare pericolosa perché, se la fogna si riempie d'acqua in occasione di un evento piovoso particolarmente intenso, l'acqua si infila, erode il terreno e possono accadere cedimenti della sede stradale" ha spiegato il geologo Gianluca Minin. Agresti ha, pertanto, detto di augurarsi che il Comune risolva presto il problema del tutto. I problemi che restano, però, sono quelli che Tania ha avuto a causa del trauma. "I traumi ce li avremo a vita, diciamo che il nostro percorso da uno psicologo ci sta aiutando. Poi, oggi penso, quattro di voi, incappucciati, armati, contro una donna e una bambina di soli tre anni. Ma che uomini siete?" ha chiesto, alla fine, Tania, rivolgendosi ai quattro rapinatori.

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