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Supermercato, arriva l'annuncio dell'Unione Europea: ecco come cambierà la spesa

L'Unione Europea cambierà il modo di fare la spesa al supermercato, almeno per quanto riguarda il controllo delle scadenze dei prodotti

L'Unione Europea combatte da tempo contro lo spreco alimentare. Per 'spreco alimentare' si intende quel fenomeno, tipico dei Paesi sviluppati, per il quale vengono buttate enormi quantità di cibo ancora commestibile. Questo, oltre ad essere eticamente sbagliato, è anche molto pericoloso per l'ambiente: vengono prodotte tonnellate di rifiuti alimentari, che vanno gettati in discarica e, spesso, vanno incontro a un processo di degradazione che produce sostanze tossiche per la nostra atmosfera.

Uno dei modi per evitare lo spreco alimentare è cercare di consumare i prodotti entro la data di scadenza o, per essere corretti, entro il loro termine minimo di conservazione. Per termine minimo di conservazione si intende la data entro la quale l'alimento conserva tutte le sue proprietà specifiche, se adeguatamente conservato. Questo, però, non significa che oltre il termine minimo il prodotto debba per forza essere gettato. Molti di questi, infatti, potrebbero essere consumati anche oltre il termine, conservando, comunque, una parte delle proprietà nutrizionali. Per questo motivo, proprio dall'Unione Europea, è arrivata una proposta. Questa potrebbe cambiare la nostra visione del termine minimo di conservazione e, automaticamente, il modo di fare la spesa al supermercato.

Supermercato: la proposta dell'Unione Europea

In Commissione Europea è stata depositata una proposta riguardante la revisione delle norme riguardanti la data di scadenza. Questa, una volta approvata, dovrà essere recepita anche dal Governo italiano e, quindi, riguarderà anche, direttamente, noi consumatori italiani. Adesso, quando facciamo la spesa, solitamente guardiamo, prima di tutto, il termine minimo di conservazione del prodotto. Quasi sempre, ci facciamo influenzare molto da quest'ultimo, decidendo di acquistare prodotti che scadono, per l'appunto, più tardi. Con la revisione delle norme, dovremo far caso a una dicitura aggiuntiva, che potrà influenzarci diversamente e, dunque, evitare che il cibo non acquistato, o acquistato e non consumato entro la data di scadenza, venga sprecato.

L'avvocato Massimiliano Dona, Presidente dell'Unione Nazionale Consumatori e Commendatore della Repubblica Italiana, ha spiegato sulle sue pagine social il contenuto della proposta. In particolare, ha spiegato Dona, oltre alla dicitura "da consumarsi preferibilmente entro", che indica il termine minimo di conservazione e non la vera e propria data di scadenza, cioè quella oltre la quale il prodotto NON può essere assolutamente consumato, la Commissione ha proposto di aggiungere la dicitura "Spesso buono oltre". L'Europa, ha spiegato Dona, vorrebbe aggiungere queste tre parole per "confermare al consumatore che si può consumare anche oltre quella data".

"Questo, per evitare lo spreco alimentare: tantissimo spreco di cibo è proprio colpa di una cattiva comprensione delle etichette. Insomma, le persone buttano il cibo anche se prodotti come la pasta secca sono scaduti da qualche settimana o da qualche mese: comunque si può continuare a consumare" ha dichiarato Dona. Quest'ultimo ha ritenuto l'iniziativa della Commissione Europea come buona, anche se ci sarà da lavorarci. "È sempre cosa buona quella di contrastare lo spreco alimentare" ha concluso.

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