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Striscia la Notizia, il sogno di una onlus di Torino rischia di 'diventare un incubo': Max Laudadio svela perché

Max Laudadio, inviato di Striscia la Notizia, ha raccontato la storia di una onlus di Torino, che necessita dell'aiuto di tutti

Il servizio realizzato da Max Laudadio, noto inviato di Striscia la Notizia, per la puntata di ieri sera del programma Mediaset, in onda su Canale 5, ha colpito tutti i telespettatori. Questo perché il celebre conduttore e personaggio televisivo toscano ha raccontato la storia di una onlus che, riprendendo le parole del presentatore Roberto Lipari, "ha un sogno, che ora sta diventando un incubo". Parliamo della Nazionale Italiana dell'Amicizia, nota con la sigla NIDA.

"Questo gruppo di volontari sta per realizzare un progetto davvero bello, cioè costruire una cittadella dello sport, in cui si possano praticare attività sportive e devolvere tutto il ricavato ai bambini affetti da malattie rare. Ma non solo! Perché questi bimbi potranno venire, un domani, qui, a fare sport, riabilitazione e percorsi di recupero dopo le terapie. La cittadella, che dovrebbe essere realizzata, sarà intitolata a Beatrice Naso, la piccola affetta da una malattia rarissima che ha ispirato la nascita di tutto questo" ha raccontato l'inviato del tg satirico ideato da Antonio Ricci. Sfortunatamente, però, questo progetto non sembra facilissimo da realizzare. Scopriamo il perché.

Striscia la Notizia: il servizio di Max Laudadio su una onlus di Torino

Ai microfoni di Laudadio, Sara Fiorentino di Nida Onlus ha spiegato perché un progetto del genere sarebbe importante da realizzare. "Purtroppo, ancora oggi le malattie rare non sono codificate quasi mai all'Asl. Quindi, una struttura come questa permette alle famiglie di disporre gratuitamente di servizi che hanno dei costi importantissimi" ha spiegato. Come ha raccontato l'inviato, "il sogno di Nida nasce nel 2015, quando viene identificata l'area su cui far nascere questo centro. E si trova a Torino, nel quartiere Falchera, dove sorgeva un preesistente centro sportivo abbandonato. Ma per aggiudicarsi questo centro, anche se completamente distrutto, l'Associazione ha dovuto partecipare ad un bando. Ed è qui che sono nati i primi problemi".

Laudadio ha intervistato, pertanto, il fondatore della onlus, Walter Galliano. "Noi siamo entrati con tanta voglia di fare, abbiamo passato l'estate del 2018 qui a lavorare per tre mesi. Per pulire abbiamo portato via qualcosa come cento tonnellate di rifiuti" ha spiegato. Nonostante si fossero accorti che il progetto era, secondo le parole dell'inviato, "più grande di loro", Laudadio ha dichiarato che i volontari di Nida Onlus "si sono fidati delle promesse fatte da alcuni politici locali. Evidentemente, sembra mai mantenute".

Le promesse non mantenute e il futuro del progetto

"Questo progetto diventa molto appetibile per chi va in corsa per le nuove elezioni. E ci vengono fatte diverse promesse, del tipo 'non abbandonate questo sogno, se vinciamo noi, noi ci siamo'. Il bando, poi, non è stato un affido diretto, come doveva essere dalle promesse. Siamo qui, adesso, in una valle di lacrime. Abbiamo dovuto produrre delle fideiussioni, dove abbiamo dovuto mettere a garanzia buste paga, abitazioni, attività" ha dichiarato Galliano. Si ricorda che i membri dell'associazione fanno tutto gratuitamente, perché volontari.

"Ed effettivamente, la vecchia Amministrazione di Torino, in carica ai tempi del bando, aveva sostenuto questo progetto, sia pubblicamente con una grande Conferenza Stampa in pompa magna, che in privato. E, ahimè, i problemi di quest'associazione non sono finiti" ha spiegato l'inviato. Galliano ha spiegato perché: "Nel 2025 è la scadenza del cronoprogramma e noi, oltre al danno, avremo anche la beffa di, innanzitutto, credo, perdere il terreno e, in più, con delle penali e la riscossione delle fideiussioni. Quindi, noi siamo un po' tanto preoccupati che tanti sacrifici possano finire in una bolla di sapone".

Laudadio ha, dunque, deciso di parlare con la nuova Amministrazione di Torino, specificando che quest'ultima "non c'entra niente con quella passata, ma che, evidentemente, potrebbe contribuire a realizzare il sogno dell'associazione Nida". Fortunatamente, sono arrivate delle buone notizie dalla nuova Amministrazione. L'Assessore allo Sport del Comune di Torino, Domenico Carretta, ha, infatti, specificato: "Noi dobbiamo fare in modo che quell'amore che loro danno alla città sia, in un certo senso, ricambiato. Dobbiamo fare in modo per trovare delle strade che rendano questo percorso più semplice. Per loro e per la città". L'inviato ha, pertanto, rinnovato l'appuntamento a un paio di mesi, per capire meglio cosa succederà. Attendiamo aggiornamenti.

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