Luca Abete, inviato di Striscia la Notizia, ha approfondito la questione del lavoro in nero in Italia: quello che ha scoperto è inimmaginabile
Il lavoro irregolare, o lavoro in nero, è una piaga che colpisce tanti Paesi al mondo, tra cui anche l'Italia. Esso assume diverse forme e colpisce diversi settori. Anche quello della distribuzione di volantini pubblicitari, secondo quanto scoperto da Luca Abete. L'inviato di Striscia la Notizia, noto programma in onda ogni giorno su Canale 5, dal lunedì al sabato, ha realizzato un servizio in cui ha mostrato come, e con quale intensità, questo tipo di problema colpisca il settore sopracitato.
Aiutato da un collaboratore, l'inviato campano ha fatto luce sulle offerte di lavoro di una particolare agenzia di volantinaggio. "Facciamo distribuzione di materiale pubblicitario. Bisogna accedere nei palazzi e metterli cassetta per cassetta. La nostra paga è di 35 euro al giorno: dalle sette e un quarto del mattino, fino alle tre e mezza - quattro del pomeriggio" ha dichiarato il responsabile dell'ente, come mostrato nel corso del servizio. 35 euro per 8 ore lavorative, insomma, e cioè circa 4 euro e 37 l'ora. La scoperta fatta successivamente, vi sorprenderà.
Striscia la Notizia: il servizio di Luca Abete
Un addetto dell'agenzia ha specificato i "dettagli dell'accordo contrattuale", come spiegato dall'inviato. Dopo aver negato che, per svolgere questo tipo di lavoro, servisse stipulare un contratto scritto, quest'ultimo ha detto candidamente: "È un lavoro in nero, ovviamente, a chiamata". Abete ha aggiunto di aver saputo che "esisterebbe un vero e proprio caporalato anche in questo settore, perché le agenzie li dividono in squadra, affidandoli a un capogruppo, che controlla il loro operato, dettando regole e tempi". Un gancio dell'inviato del programma Mediaset ha lavorato per una giornata intera con una di queste squadre, comandata da una capogruppo.
Tra le regole imposte, ha scoperto il gancio, ce ne sarebbero anche alcune discriminatorie. "Le donne che hanno casa, famiglia, non le prendo a lavorare, perché qui, se vuoi lavorare bene, devi lavorare senza ansia e senza pensare all'orario. Noi camminiamo senza orologio, e così ci piace la gente che lavora con noi. Paghiamo ogni sabato, la giornata più bassa è quella da venti euro a salire, dipende tutto dal numero di volantini che dobbiamo dare" ha spiegato la capogruppo. Insomma: paghe basse, regole discriminatorie e tanto "cammino".
I furgoni arancioni
Luca Abete ha rivelato, in aggiunta, di aver già realizzato un servizio su questa agenzia nel 2017. Già 6 anni fa, infatti, era possibile vedere in strada dei "furgoni arancioni", che giravano per i vari comuni della Campania per distribuire volantini. "Ci hanno parlato, poi, di un'altra agenzia sospetta e siamo andati a parlare con il titolare" ha raccontato l'inviato. A questo punto, quest'ultimo ha parlato faccia a faccia con il responsabile dell'agenzia, segnalando quanto scoperto nei giorni precedenti.
Quest'ultimo non ha dato risposte precise, e ha cercato di allontanarsi. A un certo punto, è entrato in macchina e se ne è andato. "Lei approfitta della necessità di lavorare delle persone. Non è una cosa bella, è anche poco sicura: se qualcuno si fa male, lei passa un guaio!" gli ha detto l'inviato, senza avere risposta. Attendiamo aggiornamenti.
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