lunedì, Marzo 27, 2023
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Striscia la Notizia, Rajae Bezzaz alla scoperta della "religione della pasta": l'esilarante servizio da Napoli

Rajae Bezzaz, inviata di Striscia la Notizia in collegamento da Napoli, ha parlato ai telespettatori del pastafarianesimo

Ieri sera, su Canale 5, è stata trasmessa in diretta la partita di Champions League, che ha visto scontrarsi due delle squadre più forti al mondo: il Chelsea e il Borussia Dortmund. Nonostante l'incontro sia stato trasmesso alle 21 circa, nel preserale della rete ammiraglia Mediaset è andato, comunque, in onda uno dei programmi più famosi della TV. Parliamo, chiaramente, di Striscia la Notizia, celebre tg satirico ideato da Antonio Ricci. A causa della partita, però, la trasmissione, condotta da Roberto Lipari e Sergio Friscia, è andata in onda in una versione abbreviata.

Tra i servizi trasmessi nel corso di questa versione 'short', intitolata "Striscina la Notizina",  non si può non parlare di quello realizzato da Rajae Bezzaz. La brava inviata conduce una rubrica settimanale dedicata alle religioni più particolari del mondo, e nella puntata di ieri sera ha parlato del Pastafarianesimo, o Flying Spaghetti Monsterism. Quella che sembra una religione parodistica, però, è, in realtà, basata su concetti e comandamenti - denominati "condimenti" - profondi e basati sull'inclusione e sulla non violenza.

Striscia la Notizia: il servizio di Rajae Bezzaz, in collegamento da Napoli

Secondo quanto raccontato dalla nota inviata, questo culto è stato fondato da Bobby Henderson, un fisico statunitense, il quale, nel 2005, ha sostenuto, in una lettera indirizzata al Consiglio per l'Istruzione del Kansas, di credere che il mondo sia stato creato da una divinità con la forma di un piatto di spaghetti con le polpette. La lettera è stata scritta come protesta contro la decisione di insegnare a scuola il Creazionismo, come teoria alternativa all'Evoluzione naturale.

Quella che è nata come provocazione, secondo quanto dichiarato dalla Bezzaz, ha, poi, avuto un successo inaspettato. Tanto che oggi il Pastafarianesimo è riconosciuto come religione a tutti gli effetti in paesi come la Nuova Zelanda e i Paesi Bassi. "I pastafariani amano farsi fotografare sui documenti ufficiali indossando uno scolapasta in testa, si vestono da pirati, concludono le loro preghiere dicendo 'Ramen', e confidano in un Paradiso dove c'è birra gratis e spogliarelli per tutti" ha dichiarato l'inviata.

I loro comandamenti, o condimenti, sono, però, inclusivi e davvero importanti. "Cose del tipo: "Io preferirei davvero che tu evitassi di comportarti come un asino bigotto". O "Io preferirei davvero che tu evitassi di giudicare le persone per come appaiono, per come vestono o per come camminano" e anche "Io preferirei davvero che tu evitassi di erigere chiese, templi, moschee e santuari in onore della mia spaghettosa bontà, perché tali soldi potrebbero essere spesi meglio"".

Il "monoteismo inclusivo" e la reazione dei napoletani

Si tratta, come ha detto l'inviata, di un 'monoteismo inclusivo', che non discrimina le altre religioni. Considera, poi, come tradizionale qualsiasi famiglia dove ci sia amore. Anche in Italia esiste una Chiesa Pastafariana, anche se la religione non è ancora stata riconosciuta nel nostro Paese. Anche per questo l'inviata, in collegamento dalla vera Patria italiana della Pasta, Napoli, ha chiesto ai cittadini cosa ne pensassero. Le risposte sono state ironiche e molto simpatiche. "Mangio pasta dalla mattina alla sera!" ha dichiarato uno di loro. Un altro, come potete vedere qui sotto, è stato, infine, addirittura battezzato - o meglio, pastezzato - rigorosamente...con uno scolapasta!!!

Rajae Bezzaz "pastezza" un cittadino napoletano (Fonte: Striscia).

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