Un'offerta di lavoro in un mini market, postata sui social, sta facendo indignare i social. A condividerla è stato il deputato Francesco Emilio Borrelli. Vediamo di cosa si tratta.
Fino a pochi anni fa, una delle frasi più diffuse nei discorsi popolari era: "In Italia non c'è lavoro". Analizzando i dati economici del 2022, ci accorgiamo che in determinati settori l'offerta di impiego è elevata, ma non ci sono abbastanza persone a soddisfarla. Cosa è successo? Sono cambiate le pretese degli italiani, in particolare la categoria degli Under 35. Molti preferiscono non lavorare, piuttosto che accettare stipendi bassi. Il lavoro deve nobilitare l'uomo e anche permettergli di guadagnare a sufficienza per pagare le spese e aumentare i propri risparmi privati.
La fine del Reddito di Cittadinanza (per i cosiddetti occupabili) prevista per agosto cambierà la storia? Di sicuro quello che non cambia è l'esistenza di imprenditori approfittatori. Da quando esistono i social, ognuno di noi ha visto svariati post di denuncia contro offerte di lavoro inaccettabili in tutti i sensi. Proprio le pretese enormi a fronte di trattamenti economici da miseria sono tra i motivi per cui migliaia di giovani preferiscono vivere alla giornata, anziché accettare un lavoro che prosciughi le loro energie fisiche e mentali e non gli porti nulla in tasca.
"Stipendio da decidere"
A denunciare l'ennesima offerta di lavoro al limite, è stato il deputato Francesco Emilio Borrelli. L'ex consigliere regionale napoletano, attivissimo sui social, riceve ogni giorno decine di segnalazioni di vario genere. L'ultima riguarda un'offerta di lavoro pubblicata su Facebook da un mini market di Napoli. L'esercizio commerciale in questione vuole assumere ragazzi tuttofare, che svolgano numerose mansioni. Fin qui nulla di strano. Quello che a molti non è piaciuto è "paga da decidere", oltre al fatto che la risorsa dovrà essere presente nel negozio per 12 ore: non è permesso allonanarsi per la pausa pranzo.
Questo il post di Borrelli, ricco di commenti indignati. L'ennesima dimostrazione che il lavoro non manca, ma che alcuni imprenditori non sono disposti a offrire condizioni trasparenti ai futuri dipendenti. In un futuro non troppo lontano, almeno in teoria, molte delle mansioni descritte nell'annuncio verranno svolte dai robot. Fino a quel momento, però, serve ancora forza lavoro di persone in carne ed ossa. Possibilmente da pagare in maniera dignitosa e trasparente.
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