mercoledì, Marzo 22, 2023
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Youri Djorkaeff parla del primo incontro con Massimo Moratti: "Mi portò in una stanza e mi disse..."

A poche ore dalla partita di Champions League contro il Porto, Amazon Prime Video ha pubblicato un'intervista esclusiva a Youri Djorkaeff. L'ex calciatore armeno ha parlato del gol in rovesciata, dell'incontro con Massimo Moratti, dei suoi preferiti dell'Inter del presente e del rapporto con il connazionale, Henrikh Mkhitaryan.

L'andata degli ottavi di finale di Champions League è probabilmente la partita più importante (finora) della stagione interista. In campionato l'andamento altalenante non ha permesso ai ragazzi di Inzaghi di combattere seriamente per il primo posto, ottenuto meritatamente dal Napoli. In Champions gli equilibri sono diversi e in 180' può arrivare la svolta ad una stagione appena sufficiente (vittoria della Supercoppa e possibilità di andare in finale di Coppa Italia).

A poche ore dal primo round degli ottavi, Amazon Prime Video ha pubblicato un video nella sezione "Champions League Extra" con protagonista Youri Djorkaeff. Calciatore dell'Inter dal 1996 al 1999, ha giocato 127 partite segnando 39 gol. Con i nerazzurri vincerà un unico trofeo, la Coppa Uefa della stagione 1997-98. Nonostante ciò, verrà ricordato a lungo dai tifosi interisti per essere stato un calciatore serio fuori dal campo e divertente da vedere in campo. Il suo gol in rovesciata contro la Roma del 5 gennaio 1997 è probabilmente uno dei 10 più belli mai segnati nella storia ultracentenaria dell'Inter.

Djorkaeff su Moratti

L'armeno ha giocato per l'Inter all'inizio del primo decennio Moratti (1995-2004). Nel corso del'intervista a Prime, Djorkaeff ha parlato a lungo del suo rapporto con Moratti. In primis ha ricordato il suo primo giorno da calciatore dell'Inter: "Prima giornata con Massimo Moratti, a casa sua. Ero con il mio agente, c'erano i dirigenti dell'Inter. Massimo Moratti mi dice: 'Lasciamoli parlare, andiamo a mangiare'. Siamo andati in un'altra stanza, dove abbiamo mangiato insieme, solo noi. Abbiamo parlato a lungo di calcio, non di contratti o di soldi...". Inoltre spiega che Moratti si era innamorato a tal punto del suo gol in rovesciata che avrebbe voluto dedicargli una statua all'esterno di San Siro: "Purtrppo non è stato possibile, visto che lo stadio è di proprietà comunale e non ci gioca solo l'Inter. Tuttavia sulle tessere degli abbonamenti interisti dell'anno seguente, c'era la foto dell'acrobazia. Io ne conservo ancora una e la porto con me. A volte la confondo per una carta di credito".

Al giornalista che gli chiede chi siano i giocatori preferiti dell'Inter attuale, Djorkaeff risponde: "Barella mi piace. Dimarco mi piace. Sono giovani, sono importanti anche per il calcio italiano, sono il futuro dell'Inter e della Nazionale". Il giornalista di Prime Video gli mostra una foto di Henrikh Mkhitaryan bambino, in cui compare anche uno Djorkaeff di circa trent'anni più giovane: "Ah, mio fratello armeno! Questa è la prima volta che sono andato in Armenia con la Nazionale francese. Suo padre era già calciatore. Ha fatto molto per il calcio mondiale ma soprattutto per quello armeno". Ultima domanda: chi vorrebbe che segnasse un gol iconico come il suo? "Nessuno! Quello è il mio gol (ride, ndr). Chi gioca oggi deve inventarsi un gol diverso ma ugualmente spettacolare"

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