lunedì, Marzo 27, 2023
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Pallavolo, c'è discriminazione tra uomini e donne? L'intervista de Le Iene all'arbitro Martina Scavelli fa luce sul caso

Alice Martinelli de Le Iene ha presentato un caso che ha fatto discutere molto in questi giorni: un arbitro donna è stata definita "troppo grassa" per dirigere nelle serie più alte

Si può essere 'troppo grassi' per fare l'arbitro di pallavolo? E soprattutto, ci sono delle differenze se la persona in questione è di sesso maschile o femminile? È quello che ha cercato di capire Alice Martinelli, inviata de Le Iene, che per il programma in onda su Italia 1 ha intervistato Martina Scavelli. È possibile che abbiate già sentito parlare della Scavelli: arbitro di pallavolo da 15 anni, la trentaquattrenne calabrese ha recentemente reso noto un problema che la riguarda da vicino, sollevando una questione decisamente importante.

Prima di parlare della situazione in particolare, cerchiamo di capire le regole imposte dalla Fédération Internationale de Volleyball, la Federazione Internazionale di Pallavolo (FIVB). "La regola impone ai suoi arbitri di rimanere all'interno dei valori di buona salute indicati dall'OMS (l'Organizzazione Mondiale della Sanità, ndr), e cioè un indice di massa corporea inferiore a 30 e una circonferenza addominale inferiore a 88 cm per le donne e a 102 cm per gli uomini: nel caso della nostra amica è di 92, e cioè 4 centimetri sopra al limite consentito" ha detto la Martinelli.

Le Iene: il servizio di Alice Martinelli

"Io sono perennemente a dieta: in questi mesi non ho mangiato, ho fatto solo colazione. Non ho pranzato e non ho cenato per cercare di perdere in maniera sbagliata tanti più chili possibili" ha confessato Martina Scavelli, che si è anche sottoposta a giornate intere di digiuno. La settimana scorsa, però, la Scavelli è stata contattata per una visita medica a sorpresa. Al termine di una gara, è stata pesata da un medico, che le ha anche misurato la circonferenza addominale. Per il superamento dei limiti previsti, ha ricevuto una riduzione di 3 punti: la penalizzazione non le avrebbe permesso di arbitrare nelle serie più importanti dello sport.

"Una punizione, insomma. E ho deciso di dimettermi dall'amore della mia vita, la pallavolo" ha detto. A questo punto, la Scavelli ha denunciato pubblicamente questo problema e anche Ivan Zaytsev, noto pallavolista italiano, ha condiviso la sua storia. A questo punto, altre donne hanno raccontato la loro storia, tra cui un arbitro che ha avuto dei problemi dopo la gravidanza, e per questo non è potuta rientrare nel peso previsto. Un'altra donna ha raccontato di aver perso il posto per un centimetro di girovita e 2/3 chili in più. "Ho perso il posto, cosa che non è successa ad altri BIG che di chili in più ne avevano ben più di me" ha scritto quest'ultima sui social.

C'è discriminazione tra uomini e donne?

Scusandosi in anticipo per il bodyshaming, Alice Martinelli ha mostrato diverse immagini di arbitri di sesso maschile. Anche questi arbitri sembrebbero essere in sovrappeso, almeno secondo quanto detto dalla Martinelli. Nonostante ciò, però, questi ultimi non hanno avuto penalizzazioni. "Alcuni arbitri non sembrano proprio in forma [...] ma il loro lavoro sembrano farlo bene comunque. Perché la fatica fisica non è tanta. Fa due passi a sinistra, uno a destra, finché la squadra non fa punto. Qua si tratta di essere più che altro di essere attenti e concentrati. Ma allora, perché la Federazione applica questa regola?" ha detto la Martinelli.

Foto di Martina Scavelli e quattro colleghi arbitri, mostrata nel corso del servizio de Le Iene.

Per questo motivo, l'inviata ha parlato con Luigi Cecchi, vice presidente Fipav (Federazione Italiana Pallavolo). "Noi ci adeguiamo a tutti i regolamenti che ci provengono dalla Federazione Internazionale. E tutti gli arbitri sono a conoscenza dei regolamenti" ha detto Cecchi. "Avete appena retrocesso una donna perché aveva 4 centimetri in più quando il campionato è pieno di arbitri maschi che sono fuori forma" ha obiettato la Martinelli. Il vice presidente della Federazione ha, però, detto che le regole sono uguali per tutti. "Per le donne gli occhi si aprono, se invece c'è un uomo al centro dell'attenzione, forse, un occhio si chiude" ha controbattuto l'ex arbitro, Martina Scavelli. Dov'è la verità? Attendiamo aggiornamenti e conferme.

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