Striscia, finto link Google si trasforma in un incubo: Moreno Morello racconta la triste storia di una cittadina veneta

Moreno Morello, noto inviato di Striscia la Notizia, ha raccontato la triste vicenda di una cittadina veneziana, truffata da una mail apparentemente sicura

La storia che stiamo per raccontare vi stupirà, ma potrà servirvi anche d'aiuto per evitare truffe importanti. Moreno Morello, noto inviato di Striscia la Notizia, storica trasmissione Mediaset in onda ogni giorno su Canale 5, ha raccolto la segnalazione di una cittadina di Venezia, che ha ricevuto un'e-mail all'apparenza sicura che, però, si è rivelata una frode molto insidiosa. "Sono Monica, e gestisco un appartamento a Venezia, una locazione turistica, anche tramite Booking.com [nota piattaforma online, utilizzata per la prenotazione di alloggi, ndr.] e ho ricevuto una prenotazione da una signora americana" ha spiegato la donna.

Marie, questo il nome della donna, le ha inviato una mail prima di effettuare il check-in, in cui chiedeva una conferma sul percorso esatto da fare per raggiungere l'appartamento. "Ti sto inviando un link al file di Google Maps [servizio internet geografico, utilizzato anche come navigatore ndr.], in modo che tu possa verificare e confermare che non ho commesso errori da nessuna parte. Ho dovuto creare la mappa sul mio computer, quindi è necessario scaricarla ed eseguirla per aprirla nel browser, in modo da poterla verificare" aveva scritto, in inglese, la cliente.

Striscia la Notizia: il servizio di Moreno Morello

Oltre al link, effettivamente, nella mail c'era anche un file da scaricare, denominato "Google Maps.rar". "Ma il suo vero nome è "Hulk" e infetterà il computer" ha svelato Morello. Scaricando il file, infatti, la donna è caduta vittima di una frode online. Scaricando il file, la pagina Booking di Monica è stata hackerata. Ma c'è di più. "Monica ha inconsapevolmente installato un trojan, in grado di copiare tutte le password salvate e inviarle in chiaro a un server, collocato in questo caso in Russia" ha spiegato un collaboratore di Morello "gli hacker cancellano completamente l'identità di Monica: quel profilo, anche agli occhi del Centro Assistenza di Booking, risulterà intestato a un altro soggetto. E non sarebbero autorizzati a parlare con un estraneo!". Da quel momento, ha dichiarato Monica, era come se, per Booking, l'appartamento non fosse più suo: Monica "non esisteva più".

La donna ha cercato più volte di risolvere il problema, contattando l'Ufficio assistenza della piattaforma online, ma quanto voluto da quest'ultima risultava molto difficile. Questo, perché i contatti associati all'appartamento della donna erano completamente cambiati: appartenevano al truffatore o alla truffatrice. Nel frattempo, i truffatori hanno incassato molti soldi, "depistando i pagamenti su conti alternativi". Il problema di Monica, inoltre, ha coinvolto anche gli utenti che prenotavano l'appartamento, inconsapevoli della truffa, e che arrivavano a Venezia, pretendendo di avere la stanza pagata.

Un problema internazionale

Fortunatamente, Morello è riuscito a sventare la truffa e a mettere in contatto Monica con un'operatrice che ha risolto il problema. Questo, però, non risolve del tutto il problema: di truffe del genere ce ne sono tantissime, e genera sempre più vittime, provenienti anche dalla Svizzera e dalla Francia. Attenzione, dunque, a scaricare file sospetti e diffidate da chi vi invia link di Google Maps, collegati a un file .rar: potrebbe nascondere una terribile frode. "Io per un mese ho vissuto nel terrore di essere bastonata dai clienti truffati e non ho potuto guadagnare neanche una lira [...] io non ero più proprietaria di niente" ha raccontato la donna, ringraziando la trasmissione Mediaset.

"A Booking ci fanno sapere di essere rammaricati per tutti coloro che sono incappati in questi link malevoli, che costringono, poi, la piattaforma a delle procedure piuttosto macchinose per riattivare i profili" ha detto Morello, raccomandando "a tutti gli utenti di utilizzare antivirus aggiornati e, magari, l'autenticazione a due fattori per proteggere la posta elettronica". Se aveste qualsiasi tipo di sospetto, inoltre, ha consigliato di contattare il Servizio Clienti per chiarire ogni dubbio.

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