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Antilai Sandrini, dall'amore per Michael Jackson al sogno delle Olimpiadi: l'intervista alla campionessa italiana di Break dance

Antilai Sandrini, alias Bgirl Anti, ci ha parlato della sua passione per il breaking e del percorso per la qualifica alle Olimpiadi di Parigi del 2024

Manca poco più di un anno ai Giochi Olimpici di Parigi del 2024. I più grandi atleti di ogni disciplina si stanno già preparando per l'importantissima competizione, che si terrà dal 26 luglio all'11 agosto dell'anno prossimo. La novità più importante che riguarda la trentatreesima edizione moderna degli storici Giochi sportivi è l'introduzione di nuove discipline. Tra queste, c'è anche la Break dance - o Breaking - una danza di strada, nata negli Stati Uniti nei primi anni Settanta e sviluppatasi, poi, in tutto il mondo. Anche in Italia, dove c'è una scena ricca di talenti.

Uno dei talenti più brillanti è, sicuramente, Antilai Sandrini, conosciuta come Bgirl Anti. Classe '97, la sua passione è nata più di dieci anni fa ad Aviano, cittadina del Friuli dove vive, e l'ha portata a calcare le piste e i palchi di tutto il mondo. In questo articolo abbiamo parlato dei premi che ha vinto e della possibilità, sempre più vicina, che la venticinquenne friulana possa rappresentare l'Italia alle Olimpiadi. Nell'intervista concessa a Tuttonotizie, Antilai ha raccontato com'è nata la passione per il breaking, come si sta preparando per le Olimpiadi e ci ha anche parlato del suo amore per la musica. Infine, ci ha fornito dei retroscena sulla sua partecipazione alla campagna istituzionale Fastweb 'Tu sei Futuro', in onda ogni giorno sui canali della televisione nazionale, che ha coinvolto come testimonial numerosi atleti italiani, come il tennista Jannik Sinner e il nuotatore Nicolò Martinenghi.

Antilai Sandrini e l'obiettivo Olimpiadi: l'intervista di Tuttonotizie.eu

Com’è nata la passione per il breaking?

Grazie al mio papà. Come hobby, lui fa il dj, lo faceva ai tempi e lo fa tuttora. C’è stata una serata, quando avevo 12-13 anni, dove lui si è messo a suonare, ha messo un pezzo e si è messo a ballare. A quell’età la musica già mi piaceva tanto, ma non sapevo ancora ballare e mi vergognavo, per quanto volessi farlo. Ho visto lui farlo e ho deciso di imparare a ballare. Così, mi sono informata, papà ha iniziato a farmi vedere dei video, e ci siamo messi in giardino a provare. Poi ho chiesto a mia madre di cercare un corso. Pensavo non esistessero corsi di questa disciplina, ma mia madre, per fortuna, l'ha trovato a Maniago, un paese vicino dove abito io. Così, ho finalmente iniziato a ballare.

Come si è trasformato, da una passione, in un lavoro?

Nei primi anni facevo competizioni di zona, nel Friuli. Poi, grazie al mio insegnante, che mi ha portata anche fuori dal Friuli, ho iniziato a fare competizioni più grandi. Infine, due anni fa, ho vinto una competizione abbastanza importante a Brescia, e da lì sono stata contattata per partecipare al Red Bull BC One, che è il campionato italiano (una sorta di Serie A per il calcio, ndr). Ogni Paese ha il suo campionato Red Bull, e chi vince va a rappresentare la propria nazionale al Mondiale. Avendo vinto quell’anno, io sono andata al Mondiale in Polonia a rappresentare l’Italia, alle finali. Ho dovuto partecipare alle selezioni, ma il primo anno non sono arrivata tra le prime otto. L’anno successivo ce l’ho fatta. Comunque, dopo la vittoria al Red Bull BC One hanno iniziato a chiamarmi per vari eventi in Europa, e ho iniziato a partecipare a competizioni internazionali.

Antilai ai Red Bull BC One.
Qual è stato il momento della tua carriera a cui tieni di più?

Diversi: vincendo il Red Bull BC One, c’è stata un’emozione incredibile, perché si è aperto una sorta di portone davanti a me. Lì è cominciato tutto: ho iniziato a viaggiare, ho vissuto il sogno come volevo io. Di recente, la gara che ho vissuto meglio, è stata il Campionato Mondiale di breaking WDSF (World DanceSport Federation) in Corea del Sud. Lì ho dato il meglio di me, sono riuscita a ballare come volevo, a gareggiare e divertirmi.

Finalmente nel 2024, insieme ad altre discipline, la Break dance diventerà una disciplina olimpica. Com’è stato scoprirlo e cosa ne pensi?

Quando l’ho scoperto, una parte di me era super entusiasta. L’altra era in contrasto, perché il breaking è un’arte, nata in strada, e difficilmente la vedi come uno sport. All’inizio c’è chi era pro e chi era contro nella nostra scena, perché la vedevamo un po’ come uno snaturamento della nostra Arte: in un contesto sportivo potrebbe essere più standardizzata, regolamentata. Poi, in realtà, io mi sento molto sportiva, anche perché prima di ballare ho fatto altri sport, e quindi il sogno di andare le Olimpiadi c’è sempre stato. E poi, le Olimpiadi possono standardizzare un po’ questa Arte, ma io non mi standardizzo: continuo a ballare come voglio e a fare quello che mi sento di fare. Ovviamente, stando alle regole, ma senza essere uguale agli altri. Quindi ora sono tranquilla!

Come ti prepari per un evento del genere?

Con la Federazione Italiana Danza Sportiva (FIDS) stiamo attuando un piano. Ogni mese il team italiano si ritrova a Roma per fare dei raduni in vista delle Olimpiadi. O meglio, dei Campionati che ci sono quest’anno che sono di qualifica delle Olimpiadi. Ce ne sono diverse, noi cerchiamo di partecipare a quelli più importanti. Ad esempio, c’è il Breaking for Gold World Series” in Giappone, e sarà importante parteciparvi. Poi ci sono i Campionati in Brasile tra il 14 e il 16 aprile, e poi anche in Portogallo a fine agosto.

E questi eventi come influiranno sulla qualifica per le Olimpiadi?

Ci sono due strade per andare alle Olimpiadi. Quella più veloce sarebbe vincere i Giochi Europei, che si terranno in Polonia a giugno. La vittoria agli Europei conduce direttamente alle Olimpiadi, così come quella al Mondiale. L’altra strada è, invece, guadagnare il maggior numero di punti qualificandosi tra i primi otto o tra i primi dieci nelle varie competizioni che si tengono nel corso dell’anno. Chi sarà abbastanza avanti nel ranking internazionale, si qualificherà per partecipare a Parigi 2024.

Antilai Sandrini.
Com’è stato partecipare alla Campagna Fastweb “Tu sei futuro”? Hai conosciuto gli altri sportivi che vi hanno partecipato, come il tennista Jannik Sinner?

Magari! Purtroppo, quando ho fatto le registrazioni ero solo io. Praticamente hanno dedicato una giornata a ciascuno degli atleti, quindi quando sono andata lì ho fatto tutta la giornata intera di registrazioni. L’esperienza, comunque, è stata una figata: il personale è stato gentilissimo, sono stati tutti davvero disponibili e hanno reso questa giornata davvero bellissima. Poi, vedere il risultato è stato emozionante! Strano, ma davvero bellissimo.

Hai anche vinto una medaglia d’oro al Campionato italiano di Wushu Kung Fu lo scorso dicembre. Come fai a conciliare queste due discipline?

Il Wushu è l’unica disciplina che pratico insieme al Breaking, prima ne praticavo un’altra e poi ho dovuto lasciarla. Sono rimasta anche sorpresa, perché tornavo da tre mesi di fuoco con il Breaking, per il quale ho dovuto partecipare a molte competizioni, tanto che mi erano rimaste solo due settimane per prepararmi ai Campionati di Wushu. Però ho detto proviamo, tuffiamoci. Ed è andata bene! Porto avanti anche questa disciplina perché l’ho cominciata quando ho iniziato a ballare, e mi ha sempre aiutata a livello fisico e mentale a essere migliore, e mi ha anche insegnato qualcosa che riesco a portare nella danza. Alla fine, i primi ballerini di Breaking guardavano e si ispiravano ai film di Arti Marziali!

Il Breaking, in qualità di danza e la musica sono estremamente collegati. Quali sono i tuoi generi musicali preferiti?

Se parliamo di Breaking, il mio genere musicale preferito è il Funk. Mi piace molto James Brown, ma anche la musica Soul. Se dovessi ballare a una competizione e scegliere le musiche, sceglierei quelle! Poi amo Michael Jackson: Michael è stato anche lui una delle ispirazioni che mi ha dato il via. Vedevo i suoi video, cantavo, mi piaceva come ballava. Lui è stato l’ispirazione che ha dato il via al tutto.

A proposito di musica: hai seguito per caso l’ultima edizione di Sanremo?

Non ho guardato Sanremo quest’anno. L’anno scorso, un po’, ma non guardo tanto la tv. Sono molto impegnata, ecco.

Impegni per il futuro prossimo?

L’impegno più vicino è la competizione in Giappone, il WDSF Breaking for Gold World Series. Si terrà la settimana prossima, tra il 24 e il 25 febbraio.

Noi, ovviamente, facciamo il tifo per lei. Forza, Anti!

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