Thierry Henry senza peli sulla lingua: "Cosa penso davvero di Haaland come calciatore"

Thierry Henry è stato senza dubbio uno degli attaccanti più forti di sempre. Oggi lavora come allenatore e grazie alla sua esperienza può esprimere giudizi ragionati sui calciatori in attività. Cosa pensa l'ex juventino di Erling Haaland, uno dei bomber più prolifici degli ultimi tre anni?

La Champions League è tornata dopo la pausa di gennaio. Ieri sera abbiamo assistito alle vittorie di Milan e PSG, quest'oggi sono in programma altre due partite degli ottavi di finale: Brugge - Benfica e Borussia Dortmund - Chelsea. La prossima settimana i quattro match saranno, se possibile, ancora più interessanti: l'Inter ospiterà il Porto, il Napoli giocherà a Francoforte contro l'Eintracht, il Liverpool sfiderà il Real Madrid in una partita che il sapore di una finale e il Manchester City andrà in Germania, dove sfiderà il Lipsia.

Secondo i bookmaker, il City al momento è la squadra favorita per la vittoria finale della competizione. Sicuramente la sfida degli ottavi è alla portata e il passaggio ai quarti non dovrebbe essere un problema. Tuttavia lo scandalo sulle presunte violazioni del regolamento finanziario della Premier League potrebbe aver scosso l'ambiente. Presto, inoltre, si capirà di più circa le eventuali penalizzazioni, che potrebbero non limitarsi alla Premier qualora venisse accertato che si tratta di gravi illeciti. Dopo il big match di stasera contro l'Arsenal e l'incontro di sabato contro il Notthingam, la testa sarà tutta al prossimo impegno di Champions: la proprietà del City punta esclusivamente a questo trofeo dopo aver vinto quattro scudetti nelle ultime cinque stagioni. Per aumentare le chance di vincerla, quest'estate ha acquistato il nuovo fenomeno del calcio europeo: Erling Haaland.

Henry su Haaland

I numeri non mentono. La stagione di Erling Haaland è iniziata nel migliore dei modi: in 29 presenze tra Premier, Champions e coppe inglesi, ha segnato 31 volte. Secondo molti, sarà lui con i suoi gol a trascinare il City verso la vittoria in Champions. Sul suo spiccatissimo senso del gol solo chi non capisce di calcio potrebbe obiettare. Ma su tutto il resto? Sulla tecnica e sulle sue capacità calcistiche al di là di quella di gonfiare la rete? Thierry Henry ha espresso una critica molto ragionata nel corso di un'intervista a CBS Sports Golazo.

"Lo sappiamo tutti: in aria è letale. Non risparmia nessuno. Di testa, di piede, con mosse di karate, non importa: segnerà. Quando giocavo per l'Arsenal e Wenger era il mio allenatore, però, mi disse una cosa che non dimenticherò mai. Cosa sai fare quando la tua squadra non ti serve i palloni? Devi capire come muoverti in base al compagno che ha il possesso. Ecco, secondo me il limite di Haaland è questo: lui fa sempre lo stesso movimento sul secondo palo ma i giocatori che lo servono sono diversi. De Bruyne ha uno stile di gioco, Bernardo Silva ne ha un altro. Il mio consiglio è questo: deve adattarsi ai suoi compagni di squadra. Deve aiutarli di più. Non devono essere sempre loro a cercare lui ma anche il contrario, deve supportarli di più e farsi trovare preparato". Quando un opinionista gli fa notare che ha segnato 25 gol in 21 partite, Henry risponde: "Non si tratta solo di gol: un campione deve portare anche altro alla squadra. Alan Shearer è tra i migliori marcatori di sempre della Premier ma ha vinto un solo campionato. Harry Kane lo stesso, non ha vinto nulla. Al momento il City è secondo, anche se Haaland ha segnato 25 gol".

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