striscia la notizia valerio staffelli

Striscia la Notizia, la triste scoperta di Valerio Staffelli a Milano: "Lo vendono anche a loro!"

Quello che ha scoperto Valerio Staffelli, inviato di Striscia la Notizia, durante il suo ultimo servizio a Milano non farà molto piacere ai nostri lettori: ecco cosa è successo

La Champions League non ferma Striscia la Notizia: anche ieri sera è stata trasmessa la puntata del celebre tg satirico, sempre su Canale 5. Nonostante la messa in onda sul canale di punta Mediaset della partita Milan - Tottenham, a partire dalle 21, il programma condotto da Sergio Friscia e Roberto Lipari non si è fermato. E, sebbene sia stato trasmesso in una versione abbreviata, denominata Striscina la Notizina, ha colpito e incuriosito i telespettatori con i servizi realizzati dai suoi amatissimi inviati.

Uno in particolare, e cioè quello realizzato da Valerio Staffelli, celebre conduttore radiofonico e personaggio televisivo milanese, nella sua città di nascita ha stupito i fan del programma ideato da Antonio Ricci. Impegnato da sempre nella lotta all'illegalità, Staffelli ha condotto un'indagine sulla vendita di bevande alcoliche nel capoluogo lombardo. In particolare, l'inviato ha voluto verificare se, nei bar milanesi, si rispettasse la legge sulla vendita di alcool ai minorenni.

Striscia la Notizia: il servizio di Valerio Staffelli a Milano

L'articolo 689 del Codice Penale prescrive che "in tutti i pubblici esercizi situati sul territorio nazionale è vietata la vendita e la somministrazione di bevande alcooliche ai soggetti minori di anni diciotto". Nonostante ciò, spesso i gestori dei bar fanno finta di ignorare questa legge, non chiedendo il documento d'identità ai propri clienti. L'inviato della trasmissione di Canale 5 ha voluto approfondire la questione. Per questo ha chiesto a una collaboratrice di recarsi nei vari bar della metropoli di ordinare un Gin tonic o un Gin lemon, precisando, però, di essere minorenne. L'indagine ha confermato il triste sospetto dell'inviato: su una decina di bar circa, solo in due hanno rifiutato di servire alcool alla ragazza minorenne. Negli altri casi, i baristi hanno sottolineato che, per loro, non c'era alcun problema. Violando, di fatto, la legge.

Ricordiamo che la pena prevista per gli esercenti che violano l'articolo 689 del Codice Penale è la chiusura del pubblico esercizio. Inoltre, si prevede anche la sospensione dell'attività di esercente per un periodo non inferiore a tre anni. Staffelli si è recato presso ciascuno dei bar dove è stata commessa questa violazione e ha chiesto spiegazioni. Spiegazioni che, spesso, non sono arrivate: molti hanno, infatti, negato di aver fatto una cosa del genere.

La redazione di Striscia ha, però, ricevuto la mail da parte di una di queste attività. Nella mail si legge che saranno presi provvedimenti nei confronti della persona che ha servito la bevanda alcoolica alla giovane cliente, "danneggiando l'immagine del bar". Speriamo che questo servizio, in qualche modo, possa far desistere un numero maggiore di esercenti dal commettere questa infrazione. Soprattutto perché vendere alcolici ai minorenni può avere effetti molto negativi sulla loro vita.

LEGGI ANCHE>>>Striscia la Notizia, agghiacciante scoperta nella piazza di spaccio più grande d'Europa: il servizio di Vittorio Brumotti