Al Tribunale compare un cartello 'ufficiale' che ha dell'assurdo: "Tenete chiusa la porta, altrimenti..."

In un tribunale del Sud Italia è comparso un avviso ufficiale che 'mette in guardia' le persone che dimenticano di chiudere una determinata porta. L'uso di alcune parole, però, non è piaciuto a molti.

I tribunali sono luoghi dove si decidono i destini di tanti comuni cittadini. Sono anche luoghi dove è obbligatorio rispettare determinate regole di decoro della persona: non è consentito entrare con pantaloncini corti e, in certi casi, i tatuaggi in zone sensibili del corpo devono essere coperti. Grazie ai tribunali, decine di migliaia di persone, direttamente e indirettamente, lavorano 12 mesi l'anno. Tra questi ci sono anche cancellieri e dipendenti.

Proprio i dipendenti del tribunale di Napoli, situato al Centro Direzionale, sono finiti sotto accusa. Non si ha nessuna certezza che sia stato uno di loro, tuttavia l'annuncio controverso è ufficiale, o quantomeno chi lo ha scritto si è assicurato di aggiungere la dicitura 'Tribunale di Napoli', con il logo ufficiale della Giustizia italiana. A rendere la foto virale è stato un avvocato napoletano, Luigi Bobbio, che in passato è stato anche sindaco del comune di Castellammare di Stabia, alle pendici del Vesuvio. Il suo post su Facebook in meno di 24 ore ha ottenuto 130 reazioni, oltre decine di commenti e condivisioni.

L'avviso 'minaccioso'

Luigi Bobbio ha fotografato un annuncio a tratti 'minaccioso' comparso su una porta come tante del palazzo di Giustizia napoletano. Il foglio appare anche piuttosto scolorito, segno che probabilmente era incollato sulla porta da diversi giorni. I toni appaiono 'minacciosi': "Ci sono le telecamere e potremmo risalire a chi lascia sempre questa porta aperta", viene avvisato chi, come si dice in gergo, ha la 'coda'.

Nei commenti, c'è chi crede che sia stato qualcuno appartenente al personale della cancelleria, mentre altri credono che l'ordine sia partito da un giudice. Non è chiaro ci sia realmente dietro questo cartello, vista l'assenza di firme. Quel che è sicuro è che la proposizione "potremmo risalire" sa di minaccia. Gli avvocati, da conoscitori per eccellenza della legge, si chiedono: una volta che il tribunale risalisse all'identità della persona che lascia la porta aperta, come si comporterebbe? Esiste un articolo del codice civile (o penale!) che punisce chi dimentica di chiudere la porta di una stanza comune di tribunale? Chiaramente no.

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