Il Presidente del Movimento Consumatori, il Prof. Gustavo Ghidini, ha spiegato al pubblico di Striscia la Notizia come difendersi dagli attacchi hacker
Negli ultimi giorni, tutti i giornali hanno parlato di un grave attacco hacker, che ha colpito più della metà delle aziende italiane. Un attacco mediante i ransomware, e cioè una sorta di virus che blocca i sistemi informatici e obbliga le vittime a pagare, per riavere indietro i dati, i quali, altrimenti, andrebbero completamente persi. Le indagini sull'attacco hacker sono ancora aperte, ma quello che è noto è che aziende provenienti da tutto il mondo sono state colpite. Un attacco hacker, dunque, di natura globale.
Nel corso della puntata di Striscia la Notizia, andata in onda ieri sera a partire dalle ore 20.40, si è parlato anche di questo attacco. A fare luce su quello che è successo e a dare consigli su come difendersi, è stato il Prof. Gustavo Ghidini. Presidente del Movimento Conumatori, Ghidini è Professore ordinario di diritto industriale presso la Facoltà di Giurisprudenza della Università Statale di Milano. È, inoltre, Direttore dell'Osservatorio di Proprietà intellettuale, Concorrenza e Comunicazione dell'Università romana Luiss Guido Carli.
Striscia la Notizia: il Prof. Gustavo Ghidini sugli attacchi hacker
Prima di tutto, Ghidini ha spiegato che un attacco hacker è "un'intrusione nei sistemi informatici, che può avere diversi scopi. Alcuni sono ritenuti altruistici, per esempio Julian Assange, che prende dei dati e li divulga perché ritiene che sono dati che tutti i cittadini devono conoscere e che certi governi tengono nascosti". Ci sono, però, anche "quelli che lo fanno per dimostrazione di forza, e poi ci sono quelli che lo fanno per ricatto. Minacciando, cioè, o di sottrarre i dati o di distruggerli". Infine, c'è anche l'attacco politico, "che può essere mosso da degli hacker di uno Stato per mettere fuori uso le infrastrutture, le reti elettriche ecc. degli altri Paesi".
In riferimento all'attacco subito dalle aziende italiane e internazionali, invece, Ghidini ha spiegato che "quello che, adesso, è molto inquietante, e che si è verificato negli ultimi tempi, è la possibilità che vengano sottratti e/o distrutti dati di enti pubblici e di enti privati che contengono i nostri dati in archivio". Può succedere, ad esempio, che un ospedale che ha le nostre cartelle cliniche in archivio o, addirittura, una banca, che ha tutte le informazioni sui nostri risparmi, possano essere attaccati.
Come difendersi dagli attacchi hacker
"Noi privati cittadini, come possiamo fare, nel nostro piccolo, a difenderci?" ha, a questo punto, chiesto il Presidente del Movimento Consumatori. Ebbene: il consiglio è quello di "fare un backup, cioè un archivio, ma non su Internet, perché Internet è violabile. Così, l'ultimo estratto conto della banca lo teniamo lì, ad esempio per l'ultima operazione bancaria, per dimostrare che tra un estratto conto e l'altro abbiamo versato o ritirato 1.000 o 500 euro. Idem per le certificazioni mediche". Dobbiamo, dunque, avere tutte le prove fisiche delle varie operazioni effettuate, e non affidarci completamente alla tecnologia.
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