mercoledì, Marzo 22, 2023
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Aaron dopo Marco Mengoni a Sanremo, canta 'Let it be' ad Amici: il risultato giudicatelo voi

Aaron ha cantato 'Let it be' nella puntata di Amici questo pomeriggio. Non possiamo non effettuare un confronto, o almeno qualcosa di simile, con l'indimenticabile versione di Marco Mengoni.

Marco Mengoni ha vinto la 73esima edizione del Festival di Sanremo non solo per il brano che ha deciso di portare in gara. Due Vite piace, colpisce per l'emozione e l'intensità che trasmette ad ogni nota e già risuona nella nostra testa, come un tormentone di quelli che durano a lungo. Il merito del suo trionfo però, è anche da attribuire alla serata del venerdì, ovvero quella di cover e duetti.

Con il Kingdom Choir ha portato la sua personalissima versione di Let it be, incantando la platea, la galleria e il pubblico da casa. Qualcuno ha addirittura ipotizzato potesse essere la forma con cui il paradiso, tra angeli e nuvole candide, si presenta a chi accede alle proprie porte. Non a caso nella puntata di Amici questo pomeriggio, a tre allievi è stato chiesto di cimentarsi in questa cover. Vi sottoponiamo quella di Aaron e sarete voi, se reputate necessario, ad effettuare un confronto con quella di Marco Mengoni.

Amici 22, Aaron come Marco Mengoni: la sua versione di Let it be

Vi sembrerà azzardato e inutile, banale e anche a tratti crudele confrontare l'esibizione di Marco Mengoni, il vincitore di due Festival di Sanremo e artista da tour negli stadi, con quella di un allievo di Amici 22. Eppure è una casualità che è impossibile trascurare, siccome veniamo da una settimana che ci ha catapultati in una serie di brani che difficilmente usciranno presto dalla nostra testa. Uno tra i tanti, è l'iconico Let it be dei Beatles, inno dalla melodia che tocca le corde più profonde del nostro animo, scelto da Marco Mengoni nella serata delle cover.

Maria De Filippi ha chiesto prima ad Angelina Mango, poi ad Aaron, di esibirsi in questa performance. Doveroso sottolineare che non avevano affatto preparato nulla e non conoscevano il testo: hanno realizzato tutto in quel preciso istante. Difficile improvvisare un brano di questa portata e perfido paragonarlo ad un'interpretazione effettuata a Sanremo, con l'ausilio di un coro gospel tra i più rinomati al mondo. Non è una colpa che si può espiare tanto facilmente questa: dopo la settimana del Festival e quello che le nostre orecchie hanno sentito, difficile far passare inosservato un 'disastro' del genere.

Aaron ha degli alibi che vengono in suo soccorso, ma è anche giusto affermare che questo è il mestiere che si è scelto e oltre al carisma e al timbro vocale, occorre personalità e una cultura musicale quanto meno con le basi necessarie per affrontare lo studio nel futuro. Non conoscere e improvvisare totalmente il testo di una poesia come Let it be, è uno scivolone che non gli possiamo proprio perdonare.

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