lunedì, Marzo 27, 2023
HomeEconomiaTutela dei Consumatori"Gli autovelox sono illegali, non dovrebbero fare multe": il servizio de Le...

"Gli autovelox sono illegali, non dovrebbero fare multe": il servizio de Le Iene sconvolge tutti

Tutti i dettagli sull'interessante intervista di Alessandro De Giuseppe de Le Iene a un ex ufficiale dei vigili urbani di Roma sugli autovelox e sulle multe stradali nell'articolo

Automobilisti di tutta Italia, attenzione a quanto stiamo per dirvi! Se vi hanno comminato una multa per eccesso di velocità nei pressi di un autovelox, potreste averla ricevuta ingiustamente. Questo perché molti, secondo un ex ufficiale dei Vigili urbani di Roma, "autovelox, tutor, telelaser dovrebbero essere rottamati perché non hanno i requisiti di legge". Se non sapete di cosa parliamo, è perché probabilmente, ieri sera, avete seguito la prima puntata del Festival di Sanremo e non Le Iene. Ebbene, nel corso del programma, in onda su Italia 1, è stato trasmessa un'intervista, realizzata da Alessandro De Giuseppe, che farà sicuramente discutere.

Protagonista del servizio è Carlo Spaziani, l'ex ufficiale in questione, e le sue parole potranno all'inizio sembrarvi strane, ma hanno assolutamente senso. "Non è la prima volta che ci occupiamo di multe e autovelox, ma questa sera [...] vi mostreremo che tutti i marchingegni che danno multe a distanza [...] non potrebbero dare multe" ha detto De Giuseppe. E non è il solo.

Le Iene: il servizio di Alessandro De Giuseppe sugli autovelox

Molti tribunali italiani, ha spiegato l'inviato del programma Mediaset, hanno, infatti, iniziato a dare ragione agli automobilisti che fanno ricorso. Il motivo? Autovelox non omologato. Se un'apparecchiatura di questo tipo non è omologata, "non è in grado di rilevare con la necessaria precisione la velocità di un'auto". E non è finita qui: secondo quanto spiega Spaziani, tali marchingegni sarebbero illegali "in merito alla fotografia, all'omologazione e all'approvazione".

Iniziamo dal primo. "Stiamo parlando, ovviamente, dell'immagine che vediamo dopo aver preso la multa, quella dove si vede la targa, e che dovrebbe testimoniare l'avvenuta violazione del Codice della Strada": eppure, secondo Spaziani, è solo una foto postuma che identifica il veicolo. Secondo la Legge, infatti, questi sistemi fotografici devono documentare l'avvenuta infrazione, e non solo fornire informazioni sulla targa. Cosa che, almeno attualmente, non fanno. L'autovelox, infatti, fotografa solo la targa dopo la violazione, quando l'auto è già passata: non forniscono, dunque, una prova effettiva della stessa.

Omologazione e approvazione

E per l'omologazione? Ebbene: per omologazione si intende "un atto con cui l'Autorità riconosce che quel determinato oggetto è conforme alle Leggi". Tutte le rilevazioni fatte con macchinette non omologate, dunque, non valgono nulla. Eppure, molte macchinette non sono omologate. E allora perché vengono considerate attendibili? "Perché qualcuno, al Ministero dei Trasporti, ha scritto che quelle macchinette sono approvate. Non omologate! E ha, poi, aggiunto che la differenza tra approvazione e omologazione non sussiste, che sono sinonimi" ha spiegato De Giuseppe. Eppure, non sono sinonimi. L'omologazione richiede test scientifici e tecnici, l'approvazione no: ed è per questo che molti ricorsi vengono accettati. Perché gli autovelox sono approvati e non omologati.

E allora, perché il Ministero dello Sviluppo Economico non omologa gli autovelox? A quanto detto da un produttore di autovelox, non esistono le regole da seguire per omologare gli apparecchi. Servono dei protocolli che, però, non esistono. Molti apparecchi sono vecchi, e forse anche per questo è difficile procedere con il protocollo di omologazione. "Il discorso è economico, perché omologare sarebbe un danno non indifferente per le Amministrazioni, quindi preferiscono che la cosa continui ad andare così" ha detto Spaziani. Per ora, dunque, l'unico consiglio da dare agli automobilisti è quello di provare a fare ricorso: potrebbero avere ragione.

LEGGI ANCHE>>>Le Iene, ex-deportato 99enne 'incontra' Hitler e gliene dice quattro: il servizio di Alessandro Di Sarno emoziona tutti