Per la rubrica 'cartelli che non sai come siano finiti lì', oggi vi parleremo del caso di una struttura sanitaria italiana. Curiosamente, al suo interno, c'è una casella postale. E sulla casella postale in questione qualcuno ha incollato un avviso ai limiti dell'assurdo.
La vita vera è quella fuori dai social. Al massimo, su Twitter, Facebook e Instagram viene documentato quello che succede. Il genio e la sregolatezza all'italiana spesso si manifestano in ambiti inaspettati. Talvolta dagli errori di alcuni, nascono post virali di altre persone. Negli uffici, nelle stazioni e in altri luoghi pubblici spesso compaiono cartelli e fogli con avvisi ai limiti del surreale. Uno degli avvisi più chiacchierati sul web è stato fotografato in una struttura sanitaria italiana, tuttavia non è chiaro di quale regione si tratti.
A pubblicare la foto su Twitter è stata l'utente Alice Rotelli, che nella biografia si autodefinisce chirurgo vascolare e divulgatore scientifico. La donna, presumibilmente, lavora nello stesso ospedale nel quale ha fotografato un cartello singolare. Oramai la posta ordinaria, per 'colpa' delle e-mail, è diventata poco utilizzata. Nel 2023 si limita a comunicazioni di natura formale, come l'invio di raccomandate, bollette e talvolta pubblicità cartacee. Le cartoline, oggi, sono un retaggio del passato, un oggetto che i nostalgici acquistano per avere una foto fisica e non arrendersi al 'freddo' digitale.
"Non metteteli qui dentro"
La dottoressa Rotelli, molto attiva su Twitter, ha pubblicato una singolare scoperta fatta nell'ospedale dove presumibilmente lavora. Qui c'è una casella postale che, a quanto pare, alcuni uomini utilizzavano in maniera indebita. Perché indebita? I dipendenti della struttura sono arrivati ad apporre un avviso di non lasciarvi dentro le "provette colon - retto". Una storia talmente assurda da essere reale. La stessa autrice del post si chiede se davvero ci fosse bisogno di specificarlo. A quanto pare sì.
Nonostante sia un oggetto che tutte le persone Over 30 conoscono benissimo, qualcuno l'ha scambiato per il contenitore dove lasciare le provette. L'esame è tanto semplice quanto disgustoso per i non medici: si deve raccogliere un campione di feci, che verrà analizzato attentamente, al fine di trovare sangue occulto. La sua eventuale presenza indica che c'è bisogno di effettuare una colonscopia, al termine della quale i polipi nel retto possono essere facilmente eliminati grazie agli strumenti in dotazione. Un'operazione invasiva ma che limita l'insorgere di malattie gravi in una zona delicatissima del corpo umano. Nelle strutture sanitarie che realizzano questo tipo di esami esistono contenitori apposito dove lasciare le provette, che non sono cero le caselle postali.
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