lunedì, Marzo 27, 2023
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Crisi Milan, Carlo Pellegatti non ha dubbi: "Bisogna affidare la squadra a lui"

Carlo Pellegatti, storica voce delle imprese milaniste del passato, è intervenuto sul momento 'no' della sua squadra. A 'Tutti Convocati' su Radio 24, il giornalista e commentatore ha illustrato qual è la soluzione per risolvere la crisi del Milan.

Due derby persi nel giro di venti giorni. Altrettante sconfitte pesantissime contro Lazio e Sassuolo in due giornate di campionato. L'inizio del 2023 del Milan è stato - oggettivamente parlando - da incubo. Nonostante ieri sia arrivata una sconfitta di misura, soprattutto nel primo tempo l'Inter ha dominato in maniera netta. Per gran parte dei 90' di gioco, la squadra di Pioli è apparsa confusa, senza idee e senza quella vena aggressiva che le ha permesso di vincere lo scudetto 2021-22. L'esclusione di Rafael Leao dal 1' ha certificato che il rapporto tra l'allenatore e alcuni calciatori si è incrinato in questo momento difficile.

Carlo Pellegatti, oggi 72 anni, è un idolo per milioni di tifosi milanisti. Commentatore per Mediaset delle imprese del Milan dei tempi d'oro, ha coniato molti dei soprannomi che ancora oggi i milanisti usano per riferirsi ai loro vecchi beniamini. "Pippo mio", "Willy Wonka", "L'usignolo di Kiev" e tanti tanti altri. Dal 2018 non fa più il commentatore per Mediaset, spostandosi su altre televisioni, continuando a lavorare anche come opinionista. Quando la trasmissione chiude i battenti, passa a Sky Sport. Intervistato spesso da trasmissioni sportive televisive e radiofoniche, oggi ha parlato ai microfoni di Tutti convocati, trasmissione sportiva di Radio 24.

Pellegatti sulla crisi Milan

In primis, il giornalista ha parlato del derby di ieri sera: "Un risultato anacronistico. È il risultato meno pesante degli ultimi ma al contempo la prestazione più pesante. Non si riesce ad uscire da questo momento". Nonostante molti milanisti non chiedano altro, Stefano Pioli non è stato ancora licenziato e Pellegatti crede che l'eventuale esonero avverrà a fine stagione: "Mi dicono che le proprietà americane tirano le loro conclusioni a fine stagione. Quello che bisogna capire è se Pioli abbia perso le redini della squadra. Mi preoccupa che voglia riprovare il 3-5-2".

Qual è la soluzione, dunque? Secondo Pellegatti, è 'in casa' "Oggi, non affidare la squadra (Pioli compreso) a Zlatan Ibrahimovic, è una cosa che non esiste. Bisogna che torni al centro, lui che si alza dalla panchina, bastano 5 minuti e dall'altra parte c'è preoccupazione, c'è vibrazione. La sua presenza è superiore a tutto". Insomma, Ibra deve fare l'allenatore in seconda, 'comparire' spesso in panchina e guidare la squadra in questo momento difficile. Lo svedese è ancora un tesserato del Milan ma nella stagione 2022-23 non è mai sceso in campo per via di un intervento al ginocchio a cui si è sottoposto in estate. Inizialmente dato per 'probabile' convocato per il derby, ha guardato la partita dalla tribuna. Tuttavia pare che sicuro che contro il Torino il 10 febbraio o il Monza otto giorni dopo, Ibra tornerà finalmente tra i convocati. La svolta può arrivare proprio grazie a lui come afferma Pellegatti?

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