Pensione e Trattamento di fine servizio / rapporto: l'annuncio dell'INPS cambia tutto. I dettagli

Arriva un'importante novità dall'INPS per chi percepisce la Pensione o vuole richiedere il Trattamento di fine servizio / rapporto

Il Trattamento di Fine Servizio (TFS) e il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) sono due forme di liquidazione simili, ma indirizzate a persone diverse. Se la seconda è la classica liquidazione destinata ai dipendenti che terminano il lavoro presso l'ente o l'azienda nei quali hanno lavorato, la prima è una liquidazione speciale alla quale hanno diritto i soli dipendenti pubblici statali assunti prima del primo gennaio 2001. Se quest'ultimo è basato sull'ultima retribuzione annua lorda percepita dal lavoratore, il primo si calcola sulla base di tutte le retribuzioni annue percepite.

Solitamente, non si possono chiedere anticipi su questi Trattamenti. Nel caso del TFR, è possibile farlo solo se c'è un motivo che giustifichi tale richiesta e solo se si rispettano determinati requisiti. Bisogna, cioè, aver prestato servizio presso lo stesso datore del lavoro per almeno 8 anni  e lo si può chiedere, ad esempio, per l'acquisto di una prima casa o per spese mediche da sostenere. Inoltre, non si può chiedere più del 70% di questa liquidazione. Per il TFS, la situazione è più complessa. Di base, infatti, non era possibile richiedere l'anticipo di questo Trattamento, anche se ci sono alcune possibilità offerte da enti di credito.

Pensione e TFS/TFR: la comunicazione dell'INPS

L'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (INPS) ha oggi comunicato che, in fase sperimentale, ha avviato una nuova prestazione di credito che può essere utilizzata proprio da chi vuole ricevere un anticipo del TFS/TFR. Questo può essere richiesto dai pensionati che abbiano confermato l'adesione al Fondo Credito per il periodo di pensione, oppure da coloro che siano cessati dal servizio pur non avendo il diritto a una pensione e che, dopo aver iniziato un nuovo impiego, siano iscritti alla Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali.

Potranno richiedere quest'anticipo, dunque, coloro che hanno sì maturato il diritto alla liquidazione del TFR/TFS ma per i quali questo non è ancora esigibile. Su quest'anticipazione sarà applicato un tasso d'interesse dell'1% fisso sulla durata intera del finanziamento. Inoltre, al lordo degli interessi l'INPS applicherà una ritenuta del valore dello 0,50% per le spese di amministrazione. Il procedimento sarà definito entro 180 giorni dalla domanda, che potrà essere presentata a partire da dopodomani, il primo febbraio 2023. Per farlo, bisognerà accedere mediante credenziali CIE, CNS o SPID alla piattaforma messa a disposizione dall'Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale e seguire le istruzioni.

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