Perché un evento televisivo con protagonista Roberto Benigni, genera ancora tanto scalpore dopo oltre 40 anni da quando è avvenuto? Ve lo mostriamo e vi spieghiamo il motivo.
Non è solo un attore straordinario, che è arrivato a vincere la statuetta più ambita da chi fa il suo stesso mestiere con una pellicola che è a tutti gli effetti un capolavoro. Prima di diventare l'artista straordinario che è oggi, Roberto Benigni è stato un vero e proprio pilastro della televisione degli anni '80. Satira e principalmente politica, caratterizzavano i suoi interventi in quelle che erano le trasmissioni di punta all'epoca.
Raffaella Carrà ha raccontato di aver provato addirittura timore, quando le è stato comunicato che il mattatore toscano avrebbe preso parte ad uno dei suoi programmi. La sua imprevedibilità e il suo carisma erano e rimarranno sempre marchio di fabbrica vincente, che gli hanno permesso di approdare dove sappiamo tutti. Oggi, vogliamo ricordarvi uno dei tanti momenti in cui ha fatto parlare di sé e dell'evento a cui ha partecipato. Siamo nel 1980 e insieme a Claudio Cecchetto, Olimpia Carlisi e Daniele Piombi, conduce la 30esima edizione del Festival di Sanremo.
Roberto Benigni e lo scandalo a Sanremo: il lunghissimo bacio con Olimpia Carlisi
Senza troppi giri di parole, vogliamo mostrarvi prima il momento 'incriminato', quello che tanto fece scandalo durante l'edizione numero 30 del Festival di Sanremo. Roberto Benigni, dopo un monologo che vi invitiamo a seguire con attenzione, bacia appassionatamente la co-conduttrice Olimpia Carlisi, che all'epoca era anche la sua compagna. Un'attrice di nicchia molto talentuosa, che ha lavorato con registi del calibro di Fellini e Ozpetek.
L'attore porta avanti una satira nel suo stile incentrata completamente sulla chiesa cattolica e la visione dell'amore da parte del Capo della Chiesa all'epoca. Dopo aver elencato tutte le 'proibizioni' ecclesiastiche inerenti all'unione carnale tra due persone, chiama la collega e fidanzata. I due si lasciano andare ad un bacio molto appassionato, che è durato la bellezza di 40 secondi. Il modo in cui viene portato in scena però, non è affatto casuale. L'attore toscano lascia cadere a terra il microfono e si dona totalmente alla donna. Il significato non tanto nascosto, porta in primo piano la vita vera, quella che sbaraglia qualsiasi cosa: la morale del Papa e l'artificio del mondo dello spettacolo, di cui entrambi facevano parte. Una mossa geniale che all'epoca creò non poco scandalo, per il luogo e il modo in cui venne effettuata. Oggi come direbbe Benigni, appare come una vera e propria 'genialata'.
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