Si chiama Hunters, e in questi giorni ne è uscita la seconda stagione: la serie tv targata Prime Video (Amazon) che vale la pena guardare nel Giorno della Memoria
L'Olocausto, dagli occhi di chi è sopravvissuto. E ha fame di vendetta. La serie tv Hunters è un piccolo gioiellino passato un po' sottobanco da noi in Italia, ma di cui vale invece la pena parlare. Specie in questa data così dolorosa e significativa come quella odierna. Oggi, 27 gennaio, si celebra il Giorno della Memoria, quello dedicato al solenne ricordo di tutte le vittime della Shoah, parola che in ebraico significa "tempesta devastante". La immane sciagura che colpì gli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale, per il perverso piano di Adolf Hitler che voleva sterminare l'intero popolo ebraico.
Tanti i prodotti televisivi e cinematografici prodotti su quello che è stato uno dei momenti più bui della storia umana. Distinguersi, però, e dar vita a una narrazione differente di quella catastrofe, è ancora possibile.
Lo dimostrano gli autori di Hunters, serie tv made in Usa scritta e ideata da David Weil. La prima stagione, uscita nel 2020, vanta un cast d'eccezione, in cui spicca un nome su tutti: il gigante di Hollywood, Al Pacino. Sugli attori ci torneremo tra poco, perché vale la pena soffermarsi sulla originale trama della serie targata Prime Video, la piattaforma streaming di Amazon. La storia è ambientata a New York. Siamo nel 1977, e tutto ha inizio dal misterioso omicidio di una anziana donna ebrea.
Suo nipote, Jonah, dotato di una straordinaria intelligenza, si mette sulle tracce dell'assassino, e ciò che scoprirà cambierà per sempre la sua vita. Il ragazzo, poco più che adolescente, entrerà a far parte di un gruppo di persone che danno la caccia (da cui il titolo della serie: 'Hunters', dall'inglese: 'cacciatori') ai nazisti che ancora vivono da uomini liberi negli Stati Uniti.

Hunters, la serie tv da guardare nel Giorno della Memoria
Centinaia gli ufficiali di alto rango che, sotto falsa identità, si sono rifatti una vita negli States. Molti dei quali portati in USA direttamente dal Governo Truman. Nazisti che a loro volta cospirano per creare il Quarto Reich nel cuore degli Stati Uniti.
La squadra di cacciatori si adopera per fermare l'ennesimo piano di sterminio nazista, tra vicende personali e due colpi di scena davvero impensabili (di cui, però, non vi spoileriamo niente).
A proposito del cast, l'altro attore che a tanti farà piacere ritrovare è Josh Radnor, noto al grande pubblico soprattutto per il ruolo di Ted in How I met your mother.
La storia è chiaramente romanzata, o, meglio, cavalca miti storici e misteri politici mai davvero svelati. Quel che è interessante è il punto di vista ribaltato da cui i fatti vengono narrati. Insieme al grande spazio che la sceneggiatura dà alla cultura e al vocabolario ebraico. Tradizioni, canti, balli, feste, modi di dire, pietanze: lo spettatore, guardando Hunters, si immerge nel mondo di coloro che porteranno per sempre dentro il dolore della più grande ingiustizia e crudeltà della storia moderna. Che non solo 'solo' gli anziani che hanno vissuto l'orrore dei campi di concentramento, ma anche i loro figli, nipoti e pronipoti a cui quelle storie sono state raccontate. E che vivranno per sempre nell'eco del dolore vissuto, con la voglia eterna di riscattare e onorare la propria gente.
Guardare Hunters ci ricorda, in conclusione, quanto stupida, crudele e anacronista sia l'esaltazione del nazismo oggi.
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