Rincari TIM e WindTre, arriva una buona notizia per gli utenti: ecco perché

Negli ultimi giorni si sta parlando molto dei rincari automatici dei contratti di telefonia e mobile di aziende come WindTre e TIM, ma potrebbe presto arrivare una buona notizia

La notizia diffusa dalle aziende telefoniche TIM / Telecom Italia e WindTre negli ultimi tempi sta facendo discutere gli utenti di telefonia fissa e mobile in tutta Italia. Il motivo è molto semplice: secondo quanto annunciato dalle aziende, a partire dal primo gennaio 2024 cambieranno le regole sui contratti telefonici e queste modifiche potrebbero non essere molto gradite ai clienti. Dovrebbe essere aggiunto, infatti, l'aggiornamento automatico: un aggiornamento delle condizioni contrattuali, cioè, che per l'appunto avverrebbe in maniera unilaterale.

L'aggiornamento sarebbe adeguato al tasso annuale di inflazione Istat, e cioè alla variazione generale dei prezzi e, quindi, del potere d'acquisto della moneta. Nelle condizioni generali della TIM, aggiornate al mese di novembre 2022, si legge che l'adeguamento sarà annuale, e dovrebbe partire dal primo aprile 2024. Per quanto riguarda WindTre, invece, il prezzo sarà aggiornato entro il primo trimestre dell'anno.

Rincari TIM e WindTre: la buona notizia

Massimiliano Dona, Commendatore della Repubblica e Presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, ha parlato in maniera molto critica di questo nuovo meccanismo in un recente video pubblicato sulla sua pagina Instagram. Prima di tutto, l'avvocato e giornalista italiano ha spiegato che, così come gli stipendi non sono adeguati all'inflazione, non dovrebbero esserlo nemmeno i contratti stipulati dai clienti TIM e WindTre. Inoltre, ha rivelato, in queste condizioni generali si trovano delle clausole secondo cui, in parte, il rincaro non dipenderà nemmeno dall'inflazione in sé. Insieme all'aumento in base all'inflazione possono essere previste, infatti, delle maggiorazioni del 3,5% o persino del 5%, senza un equivalente aumento dell'inflazione. Non è finita qui: Dona ha sottolineato che con gli aggiornamenti automatici, i clienti non avrebbero il preavviso di 60 giorni e, quindi, potrebbero perdere il diritto di recedere gratuitamente dal contratto in questi giorni nel caso di rincaro.

E allora: qual è la buona notizia? La buona notizia è che, come ha fatto notare il Presidente UNC, queste nuove regole potrebbero essere scorrette e andare contro l'interesse dei consumatori. Ciò significa che la pratica può essere segnalata come scorretta alle autorità competenti e, dunque, essere bloccata prima del nascere. Ed è proprio quello che ha fatto l'Unione Nazionale Consumatori, così come tante altre Associazioni tra le quali Adiconsum, Federconsumatori etc. Attendiamo ulteriori aggiornamenti.

LEGGI ANCHE>>>Ristoranti, l'insegna dell'attività siciliana è 'divina': la foto di Roberto Lipari fa ridere tutti