L'inviato de Le Iene Matteo Viviani ha parlato di come si sono evolute le truffe online e di com'è difficile distinguerle
Già da qualche mese abbiamo aperto una rubrica sul phishing, in cui parliamo dei tentativi di truffe online ai quali gli utenti del web vengono esposti più frequentemente e di come sventarli. Come abbiamo riportato negli articoli più recenti, come questo, negli ultimi tempi gli esperti truffatori sono riusciti a perfezionare questa malefica 'arte', rendendo i tentativi di phishing 2.0 sempre più complessi e sempre più verosimili. A tal punto che alcune persone hanno ricevuto un messaggio dal numero ufficiale di un servizio delle Poste che, in realtà, non proveniva da quel numero ed era una truffa bella e buona.
Proprio dell'evoluzione del phishing - termine che proviene dall'inglese fishing, e cioè pescare, come metafora del pesce, l'umano, che abbocca all'amo dei truffatori - e delle truffe più assurde del web ha parlato Matteo Viviani de Le Iene. In un interessante servizio andato in onda ieri sera su Italia 1, Viviani ha riportato alcune segnalazioni ricevute che hanno destato scalpore nei telespettatori. Scopriamole insieme e vediamo come si possono sventare.
Le Iene: il servizio di Matteo Viviani sulle truffe online
Come ha spiegato Viviani, introducendo il servizio, negli ultimi tempi le rapine in banca e negli uffici postali sono diminuite anche del 27%, ma di furti ce ne sono ancora tanti. Molti criminali si sono, semplicemente, spostati sul web, dato che la società passa, ora, tanto tempo davanti allo schermo di un cellulare o di un pc. L'inviato ha, quindi, iniziato a parlare di truffe online, come quella segnala da Cristina, una telespettatrice de Le Iene, che ha ricevuto un messaggio dalle Poste molto simile a quello di cui parlavamo in questo articolo.
"Qualche tempo fa arriva sul mio smartphone un sms, in cui trovo scritto che il mio conto è in pericolo e di cambiare immediatamente le credenziali. Sotto trovo un link, ci clicco e il link mi porta sul sito di Poste Italiane. Subito dopo mi arriva un altro messaggio in cui confermano che l'operazione è andata a buon fine" ha raccontato. A un certo punto, però, insicura su quanto appena fatto, si è recata presso un Ufficio delle Poste e lì ha scoperto che quel messaggio era una truffa e che inserendo le credenziali ha autorizzato un pagamento di ben 540 euro. Ebbene sì: nonostante il numero fosse quello delle Poste, l'azienda non c'entrava nulla.
Le truffe più assurde
Viviani ha spiegato che in quel messaggio c'erano tutti gli elementi classici della truffa online: "un messaggio che crea allarme, un link da cliccare e la richiesta di informazioni personali come pin, password o codici vari con cui, in pochi secondi, il truffatore può mandare i vostri soldi". Nonostante questi elementi, cadere vittime di tentativi di phishing è diventato, sempre più facile e può servire fare un elenco delle truffe segnalate nel corso del servizio. Cerchiamo di elencare quelli più interessanti e di sottolineare come, per perpetrare queste truffe, possano essere utilizzati mezzi diversi.
Come il telefono, ad esempio: uno spettatore ha segnalato, infatti, di essere stato chiamato da un presunto operatore bancario il quale gli aveva spiegato che c'erano incongruenze sul conto da verificare. La vittima è caduta nell'inganno nel momento in cui ha ricevuto un messaggio proprio con il numero della banca, già collegato ad altri messaggi che aveva ricevuto. Anche in questo caso, però, non si trattava veramente di quella banca ma di un truffatore. Quest'ultimo gli ha chiesto un codice, e poi gli ha chiesto di disinstallare l'app e di reinstallarla il giorno successivo. Dopo averla reinstallata, l'uomo si è reso conto di aver perso 20.000 euro.
Un altro ha segnalato di aver ricevuto lo stesso messaggio di cui abbiamo parlato nell'articolo linkato precedentemente, e cioè quello in cui si segnalava un tentativo di accesso da un dispositivo non registrato. Un presunto operatore l'ha, poi, telefonato e l'ha fatto cadere nella trappola chiedendogli di installare un'app che sembrava in tutto e per tutto quella di Poste Italiane. Quest'applicazione, però, ha resettato completamente il cellulare dell'uomo.
Le Iene: Matteo Viviani e Paolo Dal Checco svelano come sventare le truffe
Viviani ha intervistato, per questo, un consulente informatico forense, Paolo Dal Checco. Dal Checco ha spiegato che le vittime gli hanno segnalato spesso che i messaggi erano insieme a quelli della Banca. Questi operatori, attraverso delle app, riescono a inviare i messaggi e persino a telefonare utilizzando i numeri effettivi delle banche per imbrogliare le loro potenziali vittime. E allora, come fare a sventare le truffe? Oltre a cercare di riconoscere sin dall'inizio i loro elementi principali, che abbiamo citato nei paragrafi precedenti, bisogna sempre accertarsi della veridicità della segnalazione. Viviani ha concluso il servizio con delle raccomandazioni da seguire per evitare le truffe.
"Non cliccate il link che vi mandano, andate sulla home page ed entrate da lì. Se vi avvisano con un semplice sms non fidatevi, aprite l'app originale o il sito, perché un messaggio, quando è vero, si vede anche lì. E se qualcuno vi telefona, fatevi lasciare il nome e richiamatelo voi sul numero di telefono ufficiale della posta, della banca o chicchessia". Sono semplici regole che possono prevenire truffe da migliaia e migliaia di euro.
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