Alessandro Preziosi torna in Rai, trama e il suo racconto sulle riprese di Blackout: "Non è stato facile"

Alessandro Preziosi torna in rai con Blackout-Vite sospese, un thriller ad alta quota dove tutto può cambiare nel giro di secondi. Vi illustriamo la trama nel dettaglio e le parole del protagonista dopo la sua ultima intervista a La Repubblica.

Dal 23 gennaio su Rai 1 torna uno degli interpreti più amati all'interno del nostro panorama televisivo e cinematografico: Alessandro Preziosi. L'abbiamo da poco visto ne La Vita Bugiarda degli Adulti, la serie tratta dalla penna di Elena Ferrante nei panni di Andrea, il superficiale e 'ingrato' padre della protagonista Giovanna. Questa volta vestirà ancora i panni di un genitore, ma in un'epoca e un contesto totalmente diversi. Giovanni Lo Bianco è un vedovo con due figli che nasconde un segreto inconfessabile.

Questo 'mostro' che da anni custodisce dentro senza dargli la possibilità di venire fuori, lo porterà a rubare un fucile ad un cacciatore durante una vacanza in montagna in cui accadrà qualcosa di inaspettato. Un terremoto e una valanga infatti, sconvolgeranno tutti i fragili equilibri che il regista Riccardo Donna, cerca di delineare all'inizio della vicenda. Paesaggi meravigliosi, un cast incredibile e una tensione che è il caso di dirlo, si taglia con il coltello. Il protagonista principale parla dei mesi in cui sono state effettuate le riprese e il modo in cui ha affrontato questa importante sfida.

Alessandro Preziosi e le riprese di Blackout: "Tra le esperienze più difficili della mia carriera"

Il segreto che Giovanni si porta dietro da anni, risale a quando era un giovane ragazzo che abitava a Napoli con tutta la sua famiglia. Nellafiction vedremo appunto una serie di flashback che pian piano ci porteranno a capire cosa è realmente accaduto nella vita del protagonista, e perché deve farci i conti proprio nel corso di un'inizialmente innocua vacanza. La neve la fa da padrona in quasi tutte le scene a cui assisteremo. Proprio per questo motivo, Preziosi ha elencato tutte le difficoltà di tipo logistico con cui si è dovuto interfacciare nel corso delle riprese.

"Personalmente è stata tra le esperienze più difficili della mia carriera. 13 settimane in un luogo in cui non c'era niente: non mi era mai capitato prima e non è stato facile. La neve non la controlli, a volte è talmente tanta che ti arriva all'ombelico".  L'interprete campano ha affermato che in alcuni momenti, sono stati costretti a dover cambiare totalmente i piani e le location per via appunto delle condizioni atmosferiche, imprevedibili e fuori controllo.

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