La notizia del giorno è sicuramente l'arresto di Matteo Messina Denaro dopo trent'anni di latitanza. Il boss mafioso, negli ultimi anni, ha usato uno pseudonimo, con tanto di carta d'identità fasulla.
Se ne è parlato tanto e se continuerà a parlare a lungo. Il 16 gennaio 2023 verrà ricordato come la data in cui lo Stato ha catturato il latitante Matteo Messina Denaro. Il boss mafioso si trovava in una clinica privata di Palermo, alla ricerca di una cura per un grave tumore di cui soffre. Secondo il giornalista Giovanni Rodriquez, infatti, le possibilità di sopravvivenza sono molto basse:
Il boss #MatteoMessinaDenaro è affetto da adenocarcinoma mucinoso del colon. Presenti anche metastasi. Tumore allo stadio di Dukes C2: infiltrazione che supera la parete intestinale con adenopatia satellite (sopravvivenza 22%).
— Giovanni Rodriquez (@GiovaQuez) January 16, 2023
Qualunque sia la verità, da oggi Matteo Messina Denaro si trova in un carcere di massima sicurezza. Una vittoria oggettivamente tardiva ma pur sempre una vittoria. Al di là della contentezza per la notizia dell'arresto, c'è chi fa notare che essere il latitante più pericoloso d'Italia e riuscire sfuggire per trent'anni alla cattura dovrebbe far riflettere. Se ne parlerà a tempo debito. Oggi è la giornata della sua cattura e se e quando il bosso parlerà, verranno chiariti alcuni aspetti della sua latitanza.
La carta d'identità di Matteo Messina Denaro
Nonostante la grave malattia, al momento, il boss dovrebe passare al carcere duro, il cosiddetto 41bis. Come ha fatto a rimanere nascosto per trent'anni, dal 1993 ad oggi? Sono domande a cui risponderà la legge. Da giornalisti, ci limitiamo a riportare alcuni retroscena che possono interessare al pubblico. Uno di questi riguarda la sua carta d'identità. In molti si sono chiesti quale aspetto avesse Messina Denaro e quale pseudonimo usasse, in quanto persona ricercata in tutto il mondo.
Andrea Bonafede, geometra classe 1963. La carta d'identità di #MatteoMessinaDenaro pic.twitter.com/1oatYiSGGf
— Marco Fattorini (@MarcoFattorini) January 16, 2023
Marco Fattorini, giornalista Rai, ha pubblicato questa foto (esclusiva Adnkronos). Andrea Bonafede. Oltre al nome, totalmente diverso dal suo, il mafioso ha cambiato poco. Nato nel 1962, sul documento figura 1963. Nato a Castelvetrano, ha indicato Campobello di Mazara come luogo di nascita e residenza: due comuni che distano pochi chilometri. Professione? Geometra. Questo era l'alter ego dell'uomo più ricercato in Italia, da oggi nelle mani della legge.
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