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L'incredibile storia dell'elefante più vecchio del mondo: quanti anni ha, dove vive e perché fa paura

Gli elefanti sono animali molto affascinanti, soprattutto per chi vive in Italia e non ne ha mai visto uno in cattività. Scopriamo qual è l'esemplare, ancora vivente, più anziano del mondo e perché è temuto dalla gente.

A moltissimi di noi è capitato almeno una volta di vedere un elefante in video. A molti è successo di vederlo all'interno di uno zoo o nel proprio habitat naturale. Sono animali oggettivamente impressionanti per la loro stazza. Non si arrabbiano facilmente ma quando lo fanno possono essere letali, proprio per via delle loro dimensioni. Insomma, meglio starne alla larga: si tratta pur sempre di bestie che hanno un cervello totalmente diverso da quello di altri animali che conosciamo bene.

In altre parti del mondo, però, sono venerati. Oggi vi raccontiamo la storia dell'elefante al contempo più anziano, più grande e pericoloso al mondo. Vive in India, nello stato del Kerala, ed è alto 320 centimetri. Il suo nome è Ramachandran e attualmente è cieco da un occhio a causa di un infortunio subito in passato. È comparso anche in numerosi film di Bollywood. Per 18 anni è stato lui ad aprire un importante festival religioso, quello del Pooram. Il suo ingresso nel tempio "Vadakkunathan" è un momento sacro per migliaia di persone.

L'elefante più grande al mondo

Nonostante alcuni lo venerino, è altrettanto vero che la bestia è molto pericolosa. Negli ultimi anni, infatti, ha ucciso ben tredici persone e almeno tre elefanti. Un esperto ha dichiarato che da quando ha perso la vista all'occhio sinistro, l'elefante vede chiunque gli si avvicini come una minaccia e per questo diventa aggressivo. Per un pachiderma di 3 metri, uccidere un essere umano non è poi così difficile, soprattutto se quest'ultimo è impreparato. Ecco un video diventato virale sui social di una vecchia apparizione pubblica dell'animale:

Oggi ha 58 anni ed è ufficialmente l'elefante più vecchio e al contempo grande del mondo intero grazie ai suoi tre metri d'altezza. Dal 2019 non viene più 'usato' per eventi in pubblico. Durante un festival di quell'anno, infatti, vennero sparati dei fuochi d'artificio che spaventarono la bestia. Fuggendo al controllo dei suoi addestratori, schiacciò molte persone, uccidendone due e ferendone altre. Anche per via della sua età avanzata e dei suoi problemi alla vista, le autorità locali decisero che l'animale non sarebbe mai più comparso in eventi pubblici a sfondo religioso. Data la sua importanza per una parte della popolazione indiana, di recente è apparso in pubblico ma a debita distanza dalle persone e con almeno dieci persone esperte pronte a controllare ogni suo singolo movimento.

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